INTROBIO E LA SUA TORRE: UN GIORNO DEDICATO A FOLLETTI E MUSICA MEDIEVALE

Data pubblicazione 1 Luglio 2012

Il professore valsassinese ha spiegato i motivi della presenza della torre ad Introbio, chiarendo che non fa parte di nessun castello (che infatti non è presente ad Introbio) e non è nemmeno una torre di avvistamento (compito che l suo tempo svolgeva il campanile della chiesa di San Michele). In realtà, ha detto Sampietro, "il castello ci sarebbe ed è quello formato intorno alla torre dalle case che addossandosi creano una specie di muraglia" ma la verità è una sola, anzi due: la torre è stata costruita in primis per una questione di orgoglio e prestigio per la potente famiglia Arrigoni e in secondo luogo, come guardia per le vie di comunicazioni dovuto alla posizione strategica che ha sempre avuto il paese valsassinese trovandosi proprio al centro della Valle.

Sampietro ha poi raccontato una serie di episodi storici come litigi tra famiglie o battaglie nelle quali c’è stata sempre di mezzo l’antica torre e poi ha passato la parola a Giusi Beri, insegnante della scuola elementare introbiese che ha raccontato ad un pubblico molto attento (presenti tanti bambini) due versioni delle tante leggende che accompagnano da sempre il monumento.

In serata, dando seguito al programma di "Voces, festival di musica tradizionale e antica", i portoni della torre sono stati aperti al pubblico (solo quello che aveva prenotato in anticipo la partecipazione) per sentire i canti dei pellegrini e dei crociati rievocando i secoli nei quali la Valsassina fu importante luogo di passaggi per le genti provenienti da Nord.

I canti sono stati intonati dal grupo "Ensemble Micrologus", associazione per la ricerca, lo studio e l’interpretazione della musica medievale. Verso le dieci di sera, il gruppo si è spostato in piazza dove ad aspettarli c’era un buon numero di spettatori che si sono goduti un grandissimo e suggestivo spettacolo.

Il progetto Voces continuerà il suo percorso per la Valsassina venerdì 6 luglio quando alle 17.30 presso l’oratorio di Primaluna presenterà il laboratorio sulle culture dell’Arco alpino a cura dell’associazione Baraban.

Alle 20, ci sarà la visita guidata e l’illuminazione della torre di Primaluna e per finire, si potrà riascoltare la musica medievale con l’ensemble Baraban che insieme ad alcuni cantori di Primaluna e Cortenova suoneranno canti antichi sullo sfondo della grande torre illuminata.