LAVORI MONTE PIAZZO: PREOCCUPAZIONI E POSSIBILI RIMEDI PER I RISVOLTI IN VALLE



Ve la ricordate, la Valsassina del "prima della nuova Lecco-Ballabio"? Ad essere precisi, il paragone lo dovremmo fare però con una situazione verificatasi un paio d’anni fa, quando la 36 Dir già esisteva: ci riferiamo al momento in cui, dopo la frana caduta sul ramo principale della SS, ma a Varenna (gennaio 2010), l’estate fu "caldissima" a causa del traffico. Tanti turisti utilizzarono la Valsassina come scorciatoia o comunque alternativa, intasando la Valle con code chilometriche che tutti ancora rammentiamo con un filo di preoccupazione.

La stessa che rischia di caratterizzare non una ma ben tre estati a venire. Perché, per motivi diversi ma con possibili conseguenze analoghe, il rischio è che la Provinciale 62 della Valsassina torni a rappresentare una via di fuga per tanti, troppi veicoli. E non solo di villeggianti o "mordi e fuggi" della domenica.

Come molti sanno, infatti, prendono il via i lavori di sistemazione della Galleria "Monte Piazzo", tra Bellano e Colico. Mica roba di due-tre settimane, eh: parliamo di ben tre anni, per interventi strutturali importanti e indifferibili ma che comunque vanno consideratii non solo per la viabilità a lago – ovvero dove avverranno le opere in questione – ma anche intorno.

Per una rara volta con un po’ di anticipo, quasi "preventivamente", la questione dei potenziali risvolti negativi per la circolazione quassù in Valle è già stata affrontata. Quantomeno, se ne sta parlando. In Commissione Lavori Pubblici alla Provincia di Lecco infatti è stata espressa la preoccupazione per quel che potrebbe accadere al primo "intoppo" alla Monte Piazzo ed è stato chiesto all’assessorato ed al settore Viabilità di valutare bene tutte le soluzioni possibili (ne parliamo alla fine di questo articolo).

Ma cosa potrebbe succedere? Quali sono i timori per la Valle?

Partiamo dalla ipotesi più emergenziale: succede qualche casino, il traffico da sud verso la Valtellina si blocca per un motivo "X" ed ecco che, anziché dover affrontare decine di chilometri di code il serpentone di automobili del venerdì, sabato e magari domenica preferisce prendere per la Valsassina, bypassando buona parte del "tappo" da Lecco, Abbadia o giù di lì e attraversando la Valle. Una volta scesi a Bellano, i "furbi" della scorciatoia avranno risparmiato un bel po’ di fila.

Almeno questo sarà il loro progetto. Peccato che un’altra strozzatura, come minimo, la beccheranno già a Ballabio dove, all’uscita dall’ultima galleria c’è la rotonda col suo maledetto stop.

Dopodiché ci sarà una ventina di chilometri tra paesi e strettoie. E ancora, giù verso Bellano per una strada che non è il massimo o in alternativa per la "vecchia" a Portone.

E fin qui l’abbiamo considerata dal punto di vista dei vacanzieri. Il resto, come dire, è quel che si "cucca" la povera Valsassina e soprattutto i suoi abitanti: traffico, casino, smog e quant’altro.

ANCORA UN TIR FUORI ROTTA<br>GRANDI MANOVRE VERSO I RESINELLIMa non c’è solo il week end. Un alto capitolo scottante è quello dei TIR. I navigatori satellitari sono una gran cosa, certo, ma dimostrano quasi quotidianamente che la perfezione non è cosa umana – e nemmeno tecnologica in senso stretto. Ecco allora che se il furbo a prendere le scorciatoie è un camionista, il pericolo per lui e per gli altri è che un’eventuale indicazione errata lo porti a prendere strade sballate.

E’ già successo sulla Resinelli, con tanti mezzi pesanti intrappolati sui tornanti mentre tentavano un improbabile "passaggio a nord ovest" verso il lago via… Grignetta, ma anche tra Taceno e Bellano (molti camion si infilano per Parlasco e Portone, incasinando alla morte il traffico).

Code, ecco gli 'itinerari alternativi': naturalmente, anche in ValsassinaE allora? Cosa fare per evitare i possibili rischi descritti fin qui? In Provincia si è discusso, per ora lanciando l’allarme. La Commissione LL.PP. ha chiesto che si studino delle soluzioni, a partire dalla possibile rimozione straordinaria dello "stop" alla rotonda di Ballabio in direzione Valsassina o comunque una diversa sistemazione della rotonda stessa. Niente di semplice ma anche nulla di impraticabile, verrebbe da dire. Certo, vanno coinvolti soggetti diversi, dal Comune di Ballabio alla stessa amministrazione provinciale fino forse all’ANAS.

L’immagine delle code in galleria già all’altezza dell’ospedale di Lecco e poi su, fino a Ballabio e in Valsassina, dovrebbe però mettere le ali a "chi di dovere".

E ancora, si deve pensare ad intervenire decisamente sulla segnaletica, possibilmente spiegando la situazione e le direzioni in più lingue (i camionisti sono soprattutto stranieri) per evitare che grossi veicoli si vadano ad "infognare" dove non è proprio il caso.

In tema, aggiungiamo noi che sarebbe finalmente ora di far funzionare il benedetto display posizionato giusto all’uscita dalla galleria "passo del Lupo", a Ballabio, che risulta stabilmente spento e quando non lo è dà indicazioni di grandissima utilità quali "MANTENERE LA DISTANZA DI SICUREZZA".

Ma forse questo è chiedere troppo…


"PER NON DIMENTICARE"… Dal nostro archivio (giugno 2012)

 

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