Sono gli stessi sindacalisti a gettare acqua sul fuoco, dopo che in Valsassina hanno iniziato a rincorrersi indiscrezioni e passaparola un po’ incontrollati: "Gli accordi con l’azienda ci sono e fino ad oggi sono stati rispettati. La crisi è evidente e va risolta sul mercato, dal canto nostro c’è stata e c’è grande disponibilità da parte dei lavoratori. Oggi si parla di una trentina di persone che rimarranno a casa, fino a fine anno/inizio 2013, ma va chiarito e ribadito che non si tratta di licenziamenti o altro. Mi riferisco – dichiara a VN Mauro Crimella della FILLEA CGIL – a una parte di quei dipendenti per i quali è attivato il cosiddetto contratto di solidarietà, personale che lavora il 15-20% del tempo previsto. Siamo alla vigilia delle vacanze per tutti ma nel caso di questi 30, per legge le ferie vanno smaltite e non possono essere accumulate, pena la perdita".

"In pratica – conclude Crimella – trattandosi di ferie in corrispondenza di orari di lavoro molto ridotti, le giornate fin qui maturate si ‘spalmano’ e tra una cosa e l’altra – considerando appunto le poche ore lavorate, questo periodo si estende fino a dicembre/gennaio. Nulla di preoccupante e soprattutto la cosa era nota e concordata con le maestranze. Certo si tratta di concetti non semplici e per di più vissuti sulla pelle da parte di tante famiglie, quindi è comprensibile la preoccupazione e in qualche caso il fraintendimento delle situazioni".

Intanto dopo i recenti incontri, il prossimo 25 luglio è prevista una nuova assemblea nel corso della quale le organizzazioni dei lavoratori illustreranno ai dipendenti l’esito dell’ultima riunione con la proprietà.
 

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