EMAIL DALL’ALTOPIANO: PERCHÈ PIÙ CASE E ABITANTI MA MENO NEGOZI E SERVIZI?



Il senso della missiva è chiaro e la e-mail di un lettore di VN ricevuta dalla nostra redazione ne parla diffusamente. Ad esempio quando afferma che "Le amministrazioni locali, se veramente amanti e rispettose del territorio, dovrebbero sviluppare strumenti urbanistici con ridotti volumi a carattere residenziale, abbassando così sensibilmente la possibilità di dar corso a nuove speculazioni edilizie, al fine di evitare l’edificazione di scempi rilevabili in tutti e quattro i comuni".

Ecco il testo integrale della missiva, regolarmente firmata:

Buongiorno,

sono un cittadino dell’Altopiano, che frequento e vivo da alcuni decenni.

Da osservatore del territorio che ci circonda, in rapporto al tempo che passa, seppure considerando la crisi globale in corso, che si è fatta sentire anche nelle ns. zone, mi nascono spontanee alcune osservazioni, su cui invito i lettori a riflettere.

La ns. zona si è da sempre contraddistinta quale potenziale meta turistica. In relazione a ciò, l’economia locale, con l’appoggio politico dei vari amministratori susseguitisi, si è sviluppata a senso unico nell’ambito edilizio. In questi ultimi tempi, dove seppure con la crisi in corso, i costi di mercato delle abitazioni in vendita, nuove e o usate, non scendono, il settore in questione evidenzia, come in tante aree del territorio nazionale, un notevole rallentamento, segno di una realtà economica, almeno in apparenza non così solida, dove anche da noi, il sistema, in grande parte, ruotava e ruoterà intorno ai soldi e alle concessioni delle banche.

Sono chiaramente dispiaciuto delle ripercussioni che questa situazione ha portato e porterà agli anelli più deboli delle varie realtà locali, (operai delle imprese).

Tuttavia, nella fattispecie, ritengo che tutto il male non viene per nuocere e forse, con l’occasione, andrebbe sviluppata un’attenta analisi socio-economica, per comprendere se sia stato giusto elaborare da almeno quaranta anni a questa parte, un sistema produttivo territoriale, senza alcuna lungimiranza turistica.

Il trend del turismo montano è tale che ancor prima della crisi economica in corso, ogni anno era percepibile, una flessione continua e costante del come la gente concepisce la frequentazione dei ns. paesi.

E’ evidente che le seconde case, sono godute di media, dai venti ai trenta giorni l’anno, incentrati soprattutto nel periodo estivo. Si evidenzia un forte afflusso durante i week-end e in linea di massima, la quiete durante il resto della settimana.

Negli anni sono cambiate le abitudini e gli stili di vita delle famiglie, che per altro quando vanno in vacanza, non si accontentano più solo di bere acqua di fonte, di respirare aria buona e farsi qualche passeggiata nel verde rimasto.

Se torniamo indietro nel tempo, di qualche decennio, ci accorgiamo che i residenti del posto, (allora lo erano tutti veramente e non solo sulla carta per questioni fiscali), erano molti meno, eppure erano notevolmente maggiori e vari gli esercizi commerciali, quelli artigianali e le realtà alberghiere, quest’ultime di classe e all’avanguardia per l’epoca.

Oggi quanto sopra si è invertito, aumentano gli abitanti e le case in genere e diminuiscono continuamente i servizi; penso che qualcosa non funzioni !

Le amministrazioni locali, se veramente amanti e rispettose del territorio, dovrebbero sviluppare degli strumenti urbanistici (P.G.T., Piano di Governo del Territorio), con ridotti volumi a carattere residenziale, abbassando così sensibilmente la possibilità di dar corso a nuove speculazioni edilizie, al fine di evitare l’edificazione di scempi rilevabili in tutti e quattro i comuni, risalenti alcuni a parecchi anni or sono, ma altri di recente e prossima costruzione.

La poca attenzione alle necessità locali, è persino paradossale, quando pensiamo che non in tutti e quattro i comuni, esiste un’piccola area artigiano/industriale. Le imprese edili sono tante, ma i loro depositi sono sovente occasionali, o pensati in aree paesaggistiche ed urbanistiche, assai inopportune !

Andrebbe incentivata e promossa la costruzione di strutture alternative, siano esse di tipo socio-sanitario, ricettivo/alberghiero, sportivo, fieristico, ecc., dando così una forte e diversa impronta alla realtà locale, nonché incentivare forme edilizie e di attività legate all’agricoltura, all’allevamento e a quanto potenzialmente ad esse affini.

Il ns. territorio, non si contraddistingue nemmeno per un prodotto tipico locale, sviluppato integralmente dal e sul posto. L’agricoltura e l’arte contadina in genere, sono logicamente e progressivamente regredite, contemporaneamente allo spropositato sviluppo edilizio, con conseguenti ripercussioni su boschi, sentieri e fiumi, che dai contadini stessi erano una volta puntualmente mantenuti in ordine e decoro.

Certamente rispetto quest’ultimo aspetto va sottolineata l’inciviltà di parecchia gente, che getta la propria immondizia ai lati delle strade, nelle scarpate, ecc., o ancora di persone, che nell’ambito pubblico, pagate per pulire le strade, le cunette e i marciapiedi, preferiscono passare il loro tempo al bar del paese, o lungo qualche strada secondaria a riposare.

Se poi ci aggiungiamo che dall’alto non vengono puntualmente controllati ed indirizzati, la “frittata è fatta” !

Ad esempio, qualcuno mi può spiegare con quale logica l’erba che viene tagliata ai margini delle strade provinciali, non viene puntualmente raccolta, ma spinta all’interno delle cunette ? E’ chiaro che se le cunette stesse sono otturate, non possono espletare correttamente la loro funzione di canalizzazione dell’acqua piovana !

Mi sembra evidente che la mancanza di ordine e pulizia non sia un adeguato biglietto da visita per il turista, ma in generale per la comunità tutta.

Andrebbe inoltre dimenticata l’esistenza delle agenzie di animazione, impiegate ad elevate cifre nei periodi estivi; non siamo in villaggi marini ! Forse sarebbe meglio sviluppare ed incentivare incontri culturali a tema, eventi sportivi e musicali, sagre e mercatini di qualità, che gran parte della gente apprezzerebbe sicuramente di più.

A fronte di tutto ciò, superando campanilismi ed “equilibri” legati agli interessi diretti e presunti di un gruppo di politicanti, imprenditori e professionisti di discutibile capacità e buona volontà, debbono farsi avanti volti nuovi, capaci di sviluppare una nuova politica del territorio, trasparente, semplice e concreta, per il bene dei ns. paesi.

Mi auspico, che con largo anticipo, rispetto le tornate elettorali a venire, possa crescere un movimento di persone, da prima nei singoli comuni e poi, un giorno, come comune unico dell’altopiano, che possano fare proprie queste riflessioni.

Cordialmente.

L.

 

———————————————————————————————–

VALSASSINANEWS A BELLUNO PER LE PREFINALI DEL PREMIO QUOTIDIANI ON LINE

SOSTIENI VALSASSINANEWS,

BALLABIO NEWS

E VALSASSINASPORT

AIUTACI A MANTENERE 

I NOSTRI GIORNALI 

INDIPENDENTI E ATTIVI

 

 

 

 

I "SONDAGGI" DI VALSASSINANEWS

CHE SI FA A FERRAGOSTO?

Vedi risultati

Loading ... Loading ...

LE NEWS DI VN GIORNO PER GIORNO

METEO VALSASSINA




VN SU FACEBOOK