INTROBIO: SE N’È ANDATO IL ”BAI”, UNA LEGGENDA IN TUTTA LA VALSASSINA



Ad avvisarci, stasera, è stato un collega barbiere, quel Giorgio Crippa che si considera un po’ il "discepolo" del mitico Bai. Figura, quella di quest’ultimo, davvero singolare e conosciutissima dappertutto in Valsassina. "Secondo i medici – ci dice Crippa – si è trattato di un infarto". Franco Paroli (ma chi mai lo chiamava così?…) è stato ritrovato in casa sua ad Introbio, riverso sul pavimento. Gli sforzi dei sanitari del 118 per rianimarlo sono stati inutili, il medico ha dovuto purtroppo constatarne il decesso.

Personaggio controverso, eccessivo e straordinario nella autentica accezione del termine, Paroli ha attraversato la storia di Introbio e della Valle dalla seconda metà del secolo scorso fino ad oggi, facendola sua e reinterpretandola con lo stile popolare di un antico cantastorie. Uno che non aveva studiato ma era in grado di tratteggiare cose fatti e persone in modo spesso irriverente ma a volte intenerito (vedi la passione senza fine per "la Deborah" Compagnoni). Un testimone prezioso, faceva il pendolo tra la bottega da barbiere, il vicino magazzino della falegnameria – artistica – e i vari bar del paese. In posizione "tattica", non gli sfuggiva nulla e davvero a lungo le news della Valsassina era lui a divulgarle, ben prima che nascesse questo quotidiano telematico che ora state consultando. Il giorno in cui disse "Stavolta siete arrivati prima voi", capimmo che finalmente il nostro giornale era diventato "maturo".

Un aneddoto che lo riguarda, mai divulgato finora, è quello della "prima" morte di Franco. Un paio d’anni fa si sparse la voce, infondata, della sua scomparsa. Noi preparammo il cosiddetto "coccodrillo" ma come si conviene facemmo prima le necessarie verifiche. Partendo dal suo cellulare: quando ci rispose, è facile immaginare cosa ci disse a proposito dell’infausta circostanza che si stava paventando – e soprattutto lo stile con cui commentò l’indiscrezione, allora fortunatamente priva di fondamento.

Paroli lascia i figli Mero e Anna. I funerali si terranno lunedì pomeriggio alle 17 con partenza dall’abitazione in via Longoni 2 ad Introbio.

Nella foto sotto, il "Bai" con il suo discepolo Giorgio al Terrazzone, mentre festeggiano il 50° anniversario dell’inizio della carriera di parrucchiere presso la sua bottega.


NOTA DEL DIRETTORE DI VN

Bai è stato per me e per questo giornale, dunque in qualche modo anche per chi ci sta leggendo, un vero cavallo di Troia.
A me, veneto trapiantato in Valle, quello strano parrucchiere-falegname ha aperto gli occhi, raccontandomene "di ogni". Con il filtro del
Bai, certo, ma anche con la sua capacità straordinaria di tagliar via (deformazione professionale?) quel che non serviva, per rendere con poche battute un concetto, un fatto, la descrizione di persone ed eventi.
E’ stata una guida, certo a modo suo; burbero ma spesso sincero, allegro a lungo e poi improvvisamente cambiato dalla malattia sua e dalla scomparsa prematura della moglie.
Se ne va una di quelle figure rare, di cui restano pochi esemplari ormai; intagliate a colpi secchi nel legno – come del resto faceva lui, un po’ barbeer e un po’ falegname (a volte tutte e due le cose insieme).

Ciao,
Bai. Purtroppo questa non me la puoi raccontare tu, vecchio mio…
S.T.

 

 

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