AMENITA’ DALLA VALSASSINA E DINTORNI/9Esternazioni notturne di Ciceruacchio



Eccovi quattro sberle nel più puro stile "Ciceruacchio della Valsassina". Le ricevono il sindaco di Introbio e i pidiellini locali (ma non solo), l’assessore provinciale ai Lavori Pubblici e le acque della sponda orientale del lago. Fate il pieno per i prossimi quindici giorni ma ricordate che il nostro "editorialista all’acido muriatico" non si ferma neanche per l’estate. Anzi, forse il caldo lo rende ancora più stizzoso…

Anche Rupani scrive alla SAL: cresce <br>la mobilitazione contro gli orari* Il difficile transito dei pedoni in corrispondenza del torrente Troggia, tra Introbio e Primaluna, è un problema nato male e risolto peggio.
Se ne parla da mesi ma il comune di Introbio ha avuto la brillante idea di realizzare l’opera in questo periodo estivo, generando parecchi problemi al traffico. Come è inevitabilmente avvenuto soprattutto lo scorso fine settimana.
Il borgomastro Fernando Rupani, svegliato bruscamente dal suo sonno, ha fatto un’ordinanza che ingiunge all’impresa di regolamentare l’andirivieni dei pedoni con un semaforo e un temporaneo passaggio protetto.
Un amico in loco mi ha suggerito che era più semplice realizzare una passerella in legno, sul lato a monte del ponte, larga quanto basta per far passare una carrozzina.
Questo manufatto aveva il vantaggio di essere costruito in fabbrica e poi montato rapidamente tra le due sponde. Esteticamente era la soluzione migliore, a costi inferiori e senza disagi per il traffico. Era solo un problema di fantasia che, purtroppo, difetta in Valsassina.

 

* Con l’arrivo a Lecco dell’ex-ministra Maria Stella “Neutrini” sembrava che la varie anime del PDL avessero ricevuto un salutare impulso propulsivo per rilanciarsi nel territorio.
E’ bastato però che il Gran Capo dichiarasse, oltre alla sua ridiscesa in campo, la possibile ricostituzione di Forza Italia (smentendo, come al solito, il giorno successivo), per scompaginare e vanificare l’anelito di rinascita, sotto altre spoglie, di quel partito.
I nostro politici, come riporta VN, intenti a salvaguardare dai nemici interni la propria quadrega (in Provincia, in Comunità Montana e negli Enti succhiaquattrini), non l’hanno presa bene e, se si fa eccezione per Umberto Locatelli, il più ortodosso e nostalgico, tutti sono insorti contro questa eventuale calamità.
Fino all’estrema ipotesi, per nulla credibile, di smettere di fare politica e di tornare (finalmente) a lavorare.
Gli ex-socialisti (per modo improprio di dire) come Bruno Colombo, se ne sbattono allegramente le balle e non ci mettono molto a chiamarsi fuori da questo baillame. Semmai attendono l’arrivo di qualcuno di loro ma, tassativamente, con truppa al seguito.
Chi non partecipa al coro dei lacrimanti è Fabio Dadati, unico a ritenere importante la fusione della provincia di Lecco con altre, forse perchè il suo referente nazionale, Altiero Matteoli, sarebbe prossimo a lasciare Berlusca per accasarsi altrove.
La verità è che se il Gran Capo non si candida a premier, per raccogliere voti soprattutto in certi ambienti, larga parte dei proconsoli nazionali e locali sono destinati ad andare a casa.  

 

APPALTATI I LAVORI PER PONTI E VIADOTTI PROVINCIALI. DUE SONO IN VALSASSINA

* L’assessore provinciale ai lavori pubblici, Stefano Simonetti, merita ancor di più di non lasciare mai la residenza di Valgreghentino dove, almeno lì, non crea casini.
L’ultima sua sortita è l’invito al ministro Corrado Passera di salire in Padania per vedere l’efficacia della scioglienda provincia di Lecco nel settore dei lavori pubblici, in particolare nella messa in sicurezza della strada Taceno-Bellano.
Simonetti ometterebbe, però, di raccontare al ministro che il suo modo di operare, da rullo compressore, prescinde totalmente dagli effetti collaterali, di natura sociale che provoca. Come è accaduto a Stefania Pensa, titolare del “bar Cantoniera” la quale, fino al 2 agosto, incasserà quasi niente a causa dei lavori che bloccano la strada nei giorni feriali (per fortuna sarà indennizzata dalla Confcommercio di san Peppino e non, come doveva avvenire, dall’assessore).
Il nostro di Valgreghentino ometterà pure di raccontare a Passera che un’analoga situazione la sta creando anche in un tratto stradale della Lecco-Bergamo con i residenti un po’ incazzati con lui perchè, nonostante il progetto sia stato riveduto e corretto, non hanno ottenuto alcuna assicurazione che nel corso dei lavori non si creeranno problemi alla staticità dei fabbricati. E a questo proposito rammentano che tutte le volte che transita il treno gli edifici traballano, quindi, non hanno alcuna garanzia che il cantiere non procuri qualche danno.  
C’è poi un curioso precedente: alcuni anni fa uno stabile di via Cimabue subì una una totale torsione a causa dei lavori, sempre sulla Lecco-Bergamo. Dopo varie peripezie i residenti si accordarono con la provincia per un indennizzo ma, allo stato attuale, non hanno ancora beccato una mazza.

 

* Poco tempo fa ho richiamato l’attenzione sul tema della balneabilità della nostra sponda lacustre, certificato dalla “Goletta Marrone” della ASL di Lecco, minimizzando, ope legis della Lombardia, la quantità di cacca (definita escherichia coli in senso restrittivo) che scivola via sul corpo dell’ignaro bagnante.
A giustificazione della balneabilità, l’ASL si è sperticata ad evidenziare i consistenti sforzi fatti dagli enti pubblici locali per risanare i corsi d’acqua che dalle valli si immettono nel lago.
Personalmente avevo molti dubbi ma è bastato poco tempo per appurare che la nostra  “Goletta Marrone” è costretta a fare i doppi salti mortali per sottacere all’opinione pubblica gli elevati limiti imposti dalla Regione.
Lega Ambiente, che da anni effettua i campionamenti alle foci dei nostri torrenti, ha recentemente denunciato che è fortemente inquinato il Pioverna a Bellano, l’Esino a Perledo, il Meria a Mandello, la spiaggia di Dorio. Inquinato e anche l’Adda a Colico.
Secondo l’associazione ambientalista, questa situazione è rimasta invariata da anni.
La sostanza del problema è che i depuratori che a monte dovrebbero liberare acqua accettabile non funzionano a dovere, come nel caso di Dorio. Su quello di Pagnona, lasciamo perdere perchè formalmente è in esercizio ma pare che, ufficialmente, sia clandestino.

 

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AMENITÀ DALLA VALSASSINA E DINTORNI<br>ESTERNAZIONI NOTTURNE DI CICERUACCHIOAngelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell’originale romanesco ciruacchiotto (grassottello).

[da Wikipedia.it]

 

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