La parte "scherzosa" (ma non troppo) della vicenda l’abbiamo fatta noi di VN con la nostra Cazzuola verde, consegnata proprio ieri al primno cittadino di Moggio Graziano Combi. Mentre però il nostro era un invito fermo ma appunto divertito a cercare di modificare la situazione dopo la dichiarazione di non potabilità, adesso arrivano sollecitazioni più dirette e pressanti. Di questo ci parla una signora – laureata in biologia – reduce da un incontro con il sindaco del quale non pare del tutto soddisfatta.
"Oggi, luglio 2012, nel pieno della stagione turistica – ci dice M. B. – ci troviamo nuovamente ad avere un’ordinanza che comunica ai cittadini che l’acqua non è potabile. Questo accade dopo che in data 9 luglio 2012 sono stati effettuati prelievi di campioni di acqua giudicati non idonei ad uso alimentare (e con questo si intende anche lavare e cucinare i cibi): la notizia è stata resa pubblica solo il giorno 18 luglio 2012".
Ma c’è di più, secondo la combattiva dottoressa: "In queste settimane l’Ospedale Manzoni di Lecco è stato preso d’assalto da pazienti pediatrici con problemi gastroenterici riconducibili alla situazione dell’acqua. I problemi a livello dell’apparato digerente si sono manifestati anche tra gli adulti".
Ieri la signora, che ha una casa a Moggio da oltre 30 anni, ha parlato personalmente con il sindaco, facendogli presente che il Comune ha "il dovere di comunicare di che natura sia la contaminazione della rete idrica" e che, da biologa, pretendeva di sapere quali fossero i batteri rilevati. "Sembrerebbe trattarsi di Escherichia coli, batterio normalmente presente nella flora intestinale dell’uomo, ma che se ingerito da fonti esterne (ceppi diversi) causa gastroenteriti di gravità variabile in funzione dell’età e delle condizioni del paziente. La presenza, oltretutto ricorrente, di E. coli (batteri fecali) nell’acquedotto testimonia una soluzione di continuità delle condutture che ne permette l’infiltrazione".
E la conclusione non è ottimistica: "Dal mio incontro con il sindaco posso dire con certezza che il problema è stato ed è tutt’ora assolutamente sottovalutato!".
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