1972-2012: LA CHIESA DI PRATO SAN PIETRO COMPIE QUARANT’ANNI



Sabato sera una grande cartellone infuocato ricordava che Prato San Pietro stava celebrando un compleanno particolare: si tratta del 40° anniversario della costruzione della nuova chiesa del paese, dedicata a Santa Maria Maddalena. Nuova perchè andava a sostituire la graziosa chiesa originale, costruita a pochi metri di distanza e di cui non resta altro che il caratteristico campanile isolato.

La vecchia chiesetta, citata in fonti storiche fin dal 1490, era stata costruita in stile romanico e presentava un’architettura semplice, con un grazioso portico nella zona anteriore. Nei primi anni di vita, ovvero fino al periodo in cui era Cardinale di Milano Carlo Borromeo, veniva celebrata una messa all’anno: il giorno di Santa Maria Maddalena, santa a cui era dedicato l’altare. Già da allora Prato San Pietro e i suoi abitanti erano affezionati al proprio luogo di culto, segno di ciò i numerosi lasciti che da allora sono stati versati alla chiesetta.

Il portico anteriore, che era un po’ il segno distintivo della chiesa, è diventato a partire dagli anni ’60 la sua croce e la sua delizia: proprio la presenza del portichetto ha segnato il destino della chiesa. Infatti l’unica strada di collegamento allora presente tra Prato San Pietro e Cortenova passava proprio dinnanzi alla chiesa, creando così con l’aumentare della dimensione dei mezzi a motore inevitabili e insormontabili problemi di viabilità.

Nel 1964 la curia decise di vendere al Comune il terreno su cui sorgeva la chiesetta, per ricavare alcuni fondi da utilizzare per la costruzione della nuova. Erano tre i possibili siti dove doveva sorgere il nuovo luogo di culto: quello attuale, il Zucc della Manera oppure il Roccol. L’annuncio ufficile della costruzione dell’attuale chiesa venne dato nel 1968, dopo la processione che concludeva la festa patronale. Il parroco, don Antonini, si dichiarava compiaciuto con la popolazione, dando risalto alla buona volontà di tutti, valorizzata dal profondo spirio di fede.

I lavori iniziarono immediatamente, portati avanti dall’impresa Benedetti e Petralli, su disegno dell’architetto Delino Manzoni e si conclusero nel 1972. I fondi utilizzati per la costruzione dell’edificio arrivarono principalmente dagli abitanti del paese.

Nell’aprile venne celebrato l’ultimo matrimonio nella vecchia chiesetta. L’inaugurazione solenne si ebbe domenica 23 luglio 1972, durante i festeggiamenti per Santa Maria Maddalena. Era presente per la benedizione l’allora vicario episcopale Monsignor Enrico Assi. Durante tale celebrazione venne amministrata la Santa Cresima ai bambini del paese, che in processione andarono dalla vecchia chiesetta alla nuova. 

Un’altra particolarità della costruzione sacra è la sua non unicità: infatti, il 18 ottobre 1980, ad Avilla di Buja venne inaugurata una chiesa molto simile a quella valsassinese: Avilla è un piccolo centro del Friuli, allora appena colpito dal violento terremoto: l’architetto Delino Manzoni progettò gratuitamente una chiesa sulla falsariga di quella presente a Prato San Pietro creando così, con la complicità di don Carlo Antonini, un ottimo rapporto con il paese friulano.

Il resto è storia attuale con il recente 40° "compleanno" della chiesa.
 


LA COMMEMORAZIONE DI SABATO SCORSO

 

 

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