TURISMO, SONO SOLO GLI STRANIERI A PREMIARE IL NOSTRO TERRITORIO



Un bilancio stagionale dall’inizio dell’anno a tutto il mese di maggio 2012 comporta analisi complesse ma evidenzia in ogni caso andamenti non particolarmente positivi; presenze italiane in calo sul Lario e in Valsassina – a conferma della condizione di crisi dell’economia nel nostro paese – ma forti aumenti degli arrivi di visitatori stranieri. In più, non è indifferente il dato meteorologico, con una primavera davvero "difficile" climaticamente che ha condizionato i risultati quantitativi.

In ogni caso, ecco alcune situazioni analizzate oggi dall’amministrazione provinciale lecchese, relative al lago e ai monti al di qua e al di là delle Grigne.

Alti e bassi per l’Area Lago. Si registra infatti solo un netto calo di italiani (-13,51% di arrivi; -16% di presenze); gli stranieri ancora una volta la fanno da padrone, soprattutto per le presenze, con un +7%, ma anche per gli arrivi, con un aumento pari al 4,58%. Per tracciare un bilancio più significativo per l’area Lago si deve attendere l’andamento del periodo estivo, essendo la stagione invernale un periodo poco indicativo, sia in termini di valori assoluti riferiti al movimento dei turisti, sia per la riduzione della capacità ricettiva con la chiusura stagionale di molte strutture. A questo si aggiunge un mese di aprile, con il periodo pasquale e i ponti del 25 aprile e del 1° maggio, condizionato dal maltempo che ha ridotto notevolmente i visitatori di prossimità, facendo slittare in avanti l’inizio della stagione turistica.

Sul dato negativo incidono anche le condizioni meteorologiche non favorevoli durante il mese di maggio, che hanno portato maltempo in tutti i week-end, e l’intera area ha certamente sofferto la mancanza dei turisti di prossimità, che si caratterizza spesso con prenotazioni o arrivi last minute proprio in stretta relazione al meteo favorevole.

L’area che offre i risultati più contrastanti è la Montagna. A dati negativi per gli italiani (-11,55% di arrivi, -16,66% di presenze) – particolarmente difficile è stato il primo trimestre da gennaio a marzo – si contrappone un vero e proprio boom di stranieri con un notevole +67,88% di arrivi e +93,20% di presenze. E’ opportuno far notare, per una corretta lettura dei dati, che il valore assoluto di arrivi e presenze è comunque piuttosto basso e che, pertanto, anche una variazione (positiva o negativa) di poche unità comporta variazioni percentuali significative.


TERRITORIO PROVINCIALE

I primi cinque mesi del 2012 ci consegnano dati relativi ai flussi turistici verso la nostra provincia nel complesso confortanti, a cominciare da una crescita, rispetto al 2011, del numero degli arrivi totali di oltre 2.800 unità (+4,83%) e delle presenze totali di oltre 10.500 unità (+8%). Una tendenza positiva riscontrabile sia per quanto riguarda i turisti italiani (seppur con qualche marcato calo nelle aree Lago e Montagna sia, in maniera più evidente, per i turisti stranieri.

Nello specifico gli arrivi e le presenze italiani fanno registrare valori in linea con il 2011 con una variazione percentuale intorno all’1% (+1,07% per gli arrivi e -0,74% per le presenze).
Più notevole invece l’aumento del flusso turistico straniero soprattutto guardando al dato delle presenze con un notevole +18,82%; di rilievo anche l’incremento di arrivi attestato attorno al +10,49%. Questa situazione si profila particolarmente incoraggiante, soprattutto se si guarda al dato delle presenze straniere che traduce una tendenza ad allungare la permanenza sul territorio, che in termini numerici equivale a quasi 3 pernottamenti.

Un inizio 2012 che fa guardare con un certo ottimismo alla stagione estiva, nonostante il momento di crisi generalizzata. Se la tendenza all’aumento dei turisti stranieri proseguirà con la stessa importanza anche nelle prossime stagioni, essi si confermeranno a tutti gli effetti come l’elemento trainante del turismo sull’intero territorio provinciale.

Guadando anche alla capacità ricettiva del territorio, si conferma la tendenza all’aumento di strutture, prevalentemente B&B, anche se ma non sono mancate nuove aperture o riaperture di strutture alberghiere ristrutturate, elementi che rappresentano ottimi, seppur numericamente limitati, segnali di tenuta, in un momento così critico per l’economia e le risorse locali e nazionali.

“L’apertura, anche solo di una nuova struttura all’anno sul territorio – afferma l’assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo Fabio Dadati – costituisce molto più di un segnale positivo è una realtà da cui partire per consolidare e potenziare le nostre risorse. Le Istituzioni, sebbene possano contare su risorse economiche limitate, non devono perdere di vista il loro ruolo a supporto degli imprenditori pronti a investire in un segmento, come quello turistico, che può rappresentare la vera svolta per il futuro. Proprio in questi giorni, siamo impegnati a coinvolgere gli operatori in alcuni progetti mirati a proporre modelli di sviluppo di servizi legati a specifici prodotti, da includere in pacchetti turistici vendibili dalle Agenzie turistiche del territorio e risultare così più competitivi. I dati fino a maggio sono complessivamente molto positivi e auspichiamo che questa tendenza si affermi anche dopo la stagione estiva; sottolineo che in ogni area del territorio provinciale non c’è un segno meno per quanto riguarda i turisti stranieri e che il numero complessivo di turisti italiani è perfettamente in linea con lo scorso anno, in quanto il calo in alcune aree è ben bilanciato dalla crescita registrata in Brianza”.

 

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