Com’era ampiamente previsto, il consiglio comunale svoltosi ieri sera a Margno e incentrato sulla chiusura della scuola elementare del paese con il conseguente accorpamento degli alunni presso quella presente a Casargo è stato caratterizzato da forti polemiche e momenti di tensione fra la popolazione presente in aula e i consiglieri comunali più il sindaco, intenzionati ad andare avanti per la loro strada: solo la presenza di quattro esponenti dell’Arma in appoggio al vigile del paese ha stemperato gli animi ed impedito che il tutto degenerasse alzando eccessivamente i toni della discussione.

Già mezz’ora prima dell’inizio del consiglio, oltre una cinquantina di persone presidiavano pacificamente l’ingresso alle sale comunali esponendo cartelli dai contenuti piuttosto espliciti contro l’attività dell’attuale consiglio comunale, accusato del pesante immobilismo politico che ha portato di fatto alla chiusura della scuola primaria.

La spaccatura fra una parte del paese e il sindaco Massimiliano Malugani è sembrata netta ed insanabile, soprattutto dopo il rifiuto di quest’ultimo a compiere un passo indietro in conseguenza delle dimissioni, avvenute lo scorso maggio, di ben sette consiglieri fra maggioranza ed opposizione: il ricorso ad un "cavillo" burocratico da parte di Malugani per rimanere al proprio posto è stato preso dalla gente come un chiaro gesto di sfida e adesso a rischiare di più è il paese stesso, atteso da altri due anni di forti tensioni col rischio concreto di nuovi malumori.

Dopo pochi minuti dall’inizio del consiglio c’è stato l’intervento da parte del rappresentante di minoranza Mario Formenti che si è alzato in piedi per chiedere conto dell’assenza di fondi stanziati a bilancio per la struttura scolastica, cartina tornasole della chiusura della stessa: rifiutandosi di rispondere alle obiezioni poste dal Formenti, il sindaco dopo pochi secondi ha formalmente richiesto alle forze dell’ordine presenti il suo allontanamento dall’aula scatenando il parapiglia generale.

A quel punto circa una ventina di persone fra quelle presenti si sono alzate inveendo ed hanno lasciato a loro volta l’aula in segno di protesta, continuando a manifestare all’esterno, fra l’apparente indifferenza di sindaco e consiglieri.

Ha stupito molto l’assoluta intransigenza di Malugani di fronte alle richieste di chiarimenti sempre effettuate in modo garbato e civile, alle quali il sindaco non solo si è rifiutato di rispondere ma ha opposto totale indifferenza lasciando molto perplessi coloro i quali erano presenti.

Dopo aver fatto socchiudere la porta dell’aula per "filtrare" in qualche modo le urla e gli schiamazzi che provenivano dall’esterno, il sindaco ha infine elencato le peculiarità della nuova convenzione quinquennale stipulata fra i comuni di Casargo, Margno, Crandola Valsassina, Taceno e Vendrogno che porta di fatto gli alunni della scuola primaria dei suddetti comuni ad usufruire del polo scolastico casarghese, e ha ovviamente ottenuto il voto favorevole dei consiglieri presenti (Pasetti, Gusmeroli, "Buda" Manzoni e Tantardini) chiudendo il consiglio fra innumerevoli proteste (sempre esposte con toni estremamente civili) che hanno accompagnato, inascoltate, l’uscita del sindaco da una porta laterale, evitandogli il contatto diretto con i cittadini letteralmente imbufaliti. Il tutto è durato non più di una ventina di minuti ed il braccio di ferro fra Malugani e la popolazione palesemente insoddisfatta sembra destinato a continuare nei prossimi mesi.

 

Foto di Riccardo Pasquini e Diego Baruffaldi
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