Un riconoscimento all’ottimo lavoro svolto da Beri, che è presidente degli ambulanti lombardi da otto anni. “E’ con enorme soddisfazione e con grande orgoglio che ho accettato questo incarico- evidenzia Beri, che fino a maggio è stato anche presidente provinciale della Fiv-Confcommercio – Continueremo a lavorare per difendere i diritti degli ambulanti del territorio. Stiamo per concludere l’iter relativo alla carta d’esercizio telematico che mostrerà in modo inequivocabile quali sono gli operatori in regola. Si tratta di un ulteriore onere burocratico per noi, ma siamo convinti che sia la strada giusta da percorrere. Ovviamente sarà necessario che vengano effettuati i controlli e per questo intendiamo promuovere anche incontri informativi nelle diverse province”.

Il momento per il commercio è complicato: “Sì, è dura per noi. La strategia? Dare un’immagine di qualità che non è solo un fattore di prezzo. Presentarsi con un banco ordinato e avere rispetto per il cliente che viene alla bancarella, ad esempio, sono due requisiti fondamentali, così come sapersi relazionare con le persone”.

Spesso il mondo degli ambulanti è visto come di scarso interesse per gli italiani: “Non è così. Certo ci sono anche molti stranieri che fanno gli ambulanti, ma sono ancora tanti i giovani italiani che si lanciano in questa avventura. L’importante è sapere che ci vuole professionalità e non ci si improvvisa commercianti”.

Una delle idee base della Fiva lombarda è quella di lavorare per non rendere marginale il mercato: “La nostra filosofia è semplice: le bancarelle devono essere in centro al paese o alla città. Dove questo succede i risultati sono sotto gli occhi di tutti. E i benefici sono per i commercianti ma soprattutto per il territorio comunale che diventa più vivo”.
 

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