Proseguiranno dunque anche nelle prossime ore le ricerche di Giulio Ghislanzoni, disperso da lunedì 17 settembre, dopo essersi allontanato per un’escursione in Val Biandino. Una decisione giunta stasera, martedì 25 settembre, al termine della valutazione di tutti gli elementi utili per il ritrovamento emersi finora. Se le condizioni meteo lo permetteranno, i tecnici Cnsas della XIX Delegazione Lariana perlustreranno in particolare la parte alta del Pizzo dei Tre Signori, dove si presume che il 32enne possa essere andato. Nella giornata di sabato la ricerca si estenderà anche alla parte bassa della zona interessata, con un maggiore apporto di operatori impegnati. 

Finora l’attività di ricerca – comunica il Soccorso Alpino dal Bione – "oltre alla forte disponibilità dei tenici CNSAS, è stata compiuta grazie anche alla fattiva collaborazione del gruppo volo di Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco, del gruppo cinofilo dell’Associazione Carabinieri di Giussano e con la grande disponibilità della famiglia Buzzoni, proprietaria del rifugio Tavecchia, in Val Biandino.

Come da protocollo provinciale “Ricerca delle persone disperse”, la Prefettura di Lecco e la Stazione carabinieri di Introbio hanno collaborato per quanto di loro competenza.

Ecco il "diario" completo delle attività di ricerca da sabato fino ad oggi:

Alle 22.00 circa di sabato 22 settembre 2012, il Soccorso Alpino XIX Delegazione Lariana è stato
attivato dal 118 di Como per la ricerca di un uomo, G.G. le iniziali, 32 anni, residente a Lecco),
scomparso in zona Val Biandino, comune di Introbio (LC). Dalle indicazioni fornite, si sarebbe
allontanato da casa per un’escursione nella mattinata di lunedì 17 settembre, lasciando in sosta la
propria auto, una Smart di colore grigio/blu, in via Alle Ville, nel comune di Introbio, nei pressi
della strada che porta in Val Biandino. Nella stessa serata e nottata presso il Centro Operativo del
Bione a Lecco, i responsabili e tecnici del CNSAS, specializzati nelle ricerche, hanno organizzato
l’attività e la strategia di ricerca per il giorno successivo.

Le operazioni sono cominciate alle ore 7.00 di domenica 23 settembre, con 30 tecnici del CNSAS (appartenenti alle Stazioni Valsassina, Grigne e Triangolo Lariano), in collaborazione con due unità cinofile “cani molecolari” dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Giussano gruppo Cinofilo (ANC). Il centro di coordinamento avanzato, composto dal Capo Stazione della Valsassina, un C.O.R. (Coordinatore di Ricerca) di Delegazione e il Vice Delegato, è stato istallato presso un locale messo a disposizione dai gestori del rifugio Tavecchia in Val Biondino a circa 1500 s.l.m.. Alle ore 9.00 circa, quattro squadre del CNSAS sono portate in quota da un elicottero Agusta AB
412 della Guardia di Finanza. I tecnici hanno proceduto al controllo dei sentieri che dal Pizzo Tre Signori (2.554 m) portano a valle verso il Lago di Sasso e la Val Biandino. Nella fase di ispezione hanno perlustrato anche i vari canali che scendono dagli stessi sentieri. Essendo la zona di ricerca completamente sgombra da vegetazione (da 1.500 m a 2.500 m), una volta terminata la fase di trasporto dei tecnici si è deciso di utilizzare l’elicottero per compiere un sopralluogo aereo, con a bordo un tecnico del CNSAS esperto della zona. Purtroppo circa 15 minuti dopo le condizioni meteo in peggioramento non hanno permesso di completare il sopralluogo del territorio.

Nel pomeriggio, le ricerche si sono concentrate in zona del lago di Sasso, in quanto i cani
Molecolari del gruppo A.N.C. avevano indicato un tratto di sentiero attrezzato che passa a
strapiombo sul lago. Per scartare ogni dubbio, in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Lecco, si
è deciso di far intervenire il gruppo sommozzatori dei VVFF con lo scopo di scandagliare il
fondale. Circa un’ora dopo, un elicottero Agusta 109 del gruppo volo VVFF di Malpensa ha
elitrasportato due tecnici sommozzatori per verificare la fattibilità dell’immersione. In accordo,
viste anche le condizioni meteo in peggioramento, alle ore 18.00 si è deciso si sospendere le
ricerche e rinviare il tutto al giorno successivo. Nel frattempo altre squadre, in fase di discesa,
procedevano alla verifica dei sentieri che dalla Valle Biandino portano verso l’abitato di Introbio,
zona in cui è presente una fitta vegetazione e pertanto non è possibile bonificarla con l’ausilio
dell’elicottero. Il controllo è stato esteso anche alla parte bassa del torrente Troggia, nei pressi
della cascata della “Norda”.

Nella mattinata di lunedì 24 settembre 2012, nonostante il maltempo, sono riprese le attività di
ricerca con quattro tecnici del CNSAS e tre tecnici sommozzatori dei VV.F, con lo scopo di
scandagliare il lago di Sasso. Alle ore 14.00 le operazione sono state sospese a causa di un
fortissimo temporale. Verso le ore 15.30 le condizioni meteo nettamente migliorate hanno
permesso a un elicottero dei VVFF con a bordo un tecnico del CNSAS esperto della zona di
sorvolare per circa 60 minuti tutta la zona del Pizzo Tre Signori, spostandosi anche verso il
versante della Valtorta e Valvarrone. Alle ore 19.00, a causa del buio, la squadra è rientrata verso
Introbio.

Martedì 25 settembre 2012, terza giornata di ricerca. Una squadra composta da quattro tecnici CNSAS e due tecnici S.A.F. dei VVFF, saliti con il fuoristrada a Biandino, hanno fatto base presso il Rifugio Tavecchia. Verso le ore 9.30 l’elicottero VVFF ha trasportato in quota due squadre di tecnici, mentre un tecnico del CNSAS è rimasto in volo riuscendo a fare altri 40 minuti circa di ricognizione, mentre i volontari hanno controllato altri itinerari.
Nel tardo pomeriggio, in accordo le ricerche sono state sospese.

C.N.S.A.S.
SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO LOMBARDO
X I X  D e l e g a z i o n e L a r i a n a  LECCO

LEGGI ANCHE:

IL MISTERO DEL 32ENNE SCOMPARSO
IN VALSASSINA. CHE FINE HA FATTO GIULIO?

Scritto da: Redazione cronaca – 25/09/2012

Proseguono anche oggi, per il quarto giorno consecutivo, le ricerche del lecchese disperso (apparentemente) in Val Biandino. L’ampia battuta in cerca di Giulio Ghislanzoni non riesce a dare frutti e qualcuno inizia a pensare che il giovane possa essere altrove – nonostante l’auto parcheggiata sopra Introbio. IL PUNTO SULLE RICERCHE DI OGGI
 

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