E la cosa pare abbia funzionato, se è vero che "Il caso Valsassinanews: storia e prospettive di una gazzetta digitale" ha ottenuto il massimo dei punti che poteva conquistare al termine del corso di laurea in Linguaggi dei Media all’Interfacolta di Lettere e Filosofia/Sociologia dela Cattolica  di Milano. Emozionato ma certamente soddisfatto del suo lungo lavoro Invernizzi, pasturese, che ha analizzato mercati, numeri e statistiche, realizzato interviste ed elaborazioni, confrontando il modello di VN con quello di altre "gazzette digitali".

Davide (nella foto in basso con la fidanzata, al termine della discussione della tesi) ha dissertato a lungo, rispondendo alle domande della commissione. E ad un quesito preciso sul ruolo e la natura di Valsassinanews ha spiegato che sì, un prodotto come il nostro che intende sempre più incarnare il cosiddetto "ipergiornale" – vedi nota sotto – accentuerà sempre più nel tempo  le caratteristiche di servizio ma dovrà rimanere ancorato alle sue radici, quelle cioè di un quotidiano. Informando puntualmente e in modo indipendente, come cerca di fare ormai da quasi quattro anni.

Curiosamente, appena prima della laurea del nostro corrispondente era stata discussa la tesi di un collaboratore della testata amica MBNews, di Monza e Brianza. Un altro quotidiano on line che fa parte dello stesso network (Lombardia News) e ha peculiarità assai simili a quelle di VN, pur operando in un’area molto più ampia.

I complimenti a Davide arrivano sentiti dall’editore ESSETI MEDIA, dalla direzione e da tutta la redazione di Valsassinanews, Ballabio News, Valsassina Sport e Lario News. E non sono di prammatica: il lavoro accademico compiuto dal nostro collega è servito e servirà a guardarci dentro, ad esaminare in modo più scientifico quello che per noi è routine quotidiana (ad esempio tutta una serie di dati numerici molto interessanti) ma anche ad individuare possibili linee di sviluppo in termini giornalistici ed editoriali. E visto che Davide non è uno che si tira indietro, anche le critiche e i suggerimenti giunti in questi mesi e in parte riprodotti nelle 80 pagine della sua tesi rappresentano un supporto utilissimo per il nostro lavoro.

COS’E’ UN "IPERGIORNALE" – dalla tesi di laurea di D. Invernizzi
Il concetto di ipergiornale è ben sviluppato in un saggio di Enrico Pedemonte (2010, 188), che delinea le caratteristiche di un prodotto di questo tipo: L’ipergiornale online è uno strumento che non fornisce solo notizie ma qualunque cosa sia utile alla vita dei cittadini nella loro veste di elettori, lavoratori, imprenditori, studenti o genitori, militanti di un partito o appartenenti a una organizzazione religiosa, e in questo modo diventa il centro pulsante di una comunità.
La definizione nasce dai termini ‘ipertesto’ e ‘ipermedia’, coniati nel 1965 da Ted Nelson, uno dei grandi precursori del web che già quasi mezzo secolo fa immaginava testi collegati tra loro da link e media con complesse ramificazioni di elementi grafici, filmati, suoni e testo.
Gli ipergiornali spesso sono stati definiti col termine ‘portali’, per ricordare quel tipo di sito-contenitore nato negli anni ’90, passato a miglior vita e ora apparentemente risorto in altre vesti. In realtà l’unica caratteristica in comune tra i due prodotti è quella di essere multitasking, offrendo contemporaneamente diversi servizi all’utente.
L’ipergiornale in concreto può essere assimilato al giornalaio di paese che abita sotto casa. Oltre a fornirti le notizie del paese, probabilmente sa anche dirti che ‘nel negozio Tale è arrivato un nuovo modello di scarpe’, oppure che ‘al cinema vicino c’è lo spettacolo X’. Non più soltanto una gazzetta digitale: il giornale deve diventare un prodotto comunitario, in cui l’utente può trovare tutto ciò che può servigli, dagli orari di apertura delle farmacie a quelli dei ristoranti. E non solo.
 

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