NUMERO UNICO EMERGENZE IN LOMBARDIA: COSA CAMBIA?



I cittadini hanno un riferimento telefonico unico (112) per la presa in carico delle emergenze: un solo numero a cui rivolgersi per risolvere diversi problemi; spetterà agli operatori della Centrale Operativa identificare e localizzare le chiamate e quindi smistarle all’ente competente. Il collegamento con il Centro Elaborazione Dati (CED) interforze del Viminale permette di raccogliere in un tempo stimato di 2/3 secondi i dati identificativi di chi chiama da telefono fisso e, nel caso la telefonata avvenga da cellulare, la sua localizzazione. L’operatore procede alla classificazione dell’evento e ne individua tipologia e tipo di soccorso da attivare; infine la chiamata, unitamente alla scheda compilata dall’operatore, viene trasferita alla forze di Pubblica Sicurezza (112 e 113), alla Centrale Operativa dei Vigili del Fuoco (115) o al Soccorso Sanitario (118). L’intero processo viene completato in un tempo medio tra i 40 e 50 secondi e tutto il traffico telefonico (voce e dati) è registrato.

Non è una rivoluzione ma è bene familiarizzare con il cambiamento: I “numeri tradizionali” (118, 113 e 115) restano in vigore e si può continuare a comporli mentre la chiamata verrà deviata in automatico al nuovo centralino. Il cittadino effettua una doppia-chiamata: la prima con l’operatore NUE – 112 e quindi,dopo essere stato messo in linea, con quello della Centrale competente (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Soccorso sanitario). Nelle intenzioni del progetto il NUE 112 consentirà una migliore gestione delle diverse situazioni non solo garantendo una risposta tempestiva ed appropriata ma anche offrendo ulteriori servizi. Anzitutto la localizzazione delle chiamate con il CED, inoltre, se necessario, l’operatore potrà attivare una teleconferenza per la traduzione multilingue e, infine, la possibilità di filtrare le chiamate inappropriate.

Il nostro territorio fa parte di quelli ricompresi nella Centrale Operativa di Varese dove il progetto è stato avviato dalla Regione in fase pilota già dal 21 giugno 2010. Accedendo alla riorganizzazione del servizio di gestione delle Emergenze è importante sapere che verrà chiesta conferma dell’indirizzo e del Comune di residenza, dovrà inoltre essere chiaramente indicato il motivo della chiamata e, in ogni caso, è indispensabile mantenere la calma e ascoltare con attenzione le indicazioni degli operatori.
 

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