BCC UNITE DELLA VALSASSINA, OK ANCHE DA CREMENO. CON L’ASTENUTO EMILIO MAGNI



Prima i 502 sì dei soci della BCC Valsassina (a Casargo), poi l’approvazione da parte dei quasi altrettanti azionisti della BCC Cremeno – stavolta al palasport di Barzio. Procede a gonfie vele la fusione per incorporazione che vedrà la sede della maxi banca in Altopiano ma una dirigenza premanese ai vertici del nuovo istituto "unico" valsassinese.

All’assemblea dei soci della Cremeno è filato tutto liscio, con la quasi totale unanimità dei voti a favore del progetto. In realtà non c’è stato nemmeno un voto negativo, bensì una astensione, seppure "qualitativa" perché da parte di una figura di spicco del passato delle banche locali, ovvero quella dell’ex direttore della Cassa Rurale e Artigiana (poi BCC) di Cremeno Emilio Magni [nella foto a destra] che è intervenuto criticando la fusione anche se non è entrato nei dettagli e non ha fatto nomi.

Il via libera delle due assemblee porta dunque all’approvazione dell’operazione, che dovtrebbe diventare effettiva a partire dal 1° dicembre 2012. Una vera rivoluzione nel panorama creditizio valsassinese, che porta alla nascita di un colosso dotato di un patrimonio di circa 40 milioni di euro, 13 filiali tra alto lago, sponda orientale del Lario, Valsassina, Ballabio, Lecco e Galbiate, una sessantina di dipendenti, quasi tremila soci e undicimila clienti.


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