Far parte di una Provincia piuttosto che di un’altra è importante. Molto importante. Sfrondiamo dal populismo e della demogagia i giudizi e guardiamo nella pratica cosa significa essere "con Como" e non "con Sondrio" eccetera eccetera. Posto che saranno dieci sindaci di paesi (città) rilevanti a decidere in termini amministrativi – e dunque che la Valsassina resterà probabilmente fuori dal "potere", qualunque sia la collocazione di Lecco nel quadro del famoso riordino – è chiaro che dipendere dalla Valtellina o dal Varesotto (e Comasco) ha implicazioni diverse. Ed effetti pratici tipo sedi, distanze, rapporti, influenze e chi più ne ha più ne metta. Saranno più sensibili ai temi delle strade innevate i sondriesi o quelli di Varese? E sulla scuola, come la penseranno i nostri "colleghi di provincia"? E così via.
Noi vogliamo parlarne, e per farlo diamo il via ad una carrellata di interventi sul tema. Aperta da Alberto Denti, presidente della Comunità Montana Valsassina, Val Varrone, Val d’Esino e Riviera. Il quale, come si vedrà, ha un’opinione assai diversa da chi avrebbe preferito l’unione con Sondrio – ipotizzata solo poche settimane or sono e poi bruscamente accantonata in questi giorni.
"Premetto che condivido pienamente il parere di Daniele Nava – esordisce Denti – ovvero che si tratta di un provvedimento senza capo né coda: il Governo in fase di proposta non ha mai fatto vedere alcun documento su riorganizzazione e contenimento delle spese, un po’ come le aziende private che devono tagliare e ristrutturare e non comunicano ma decidono e amen. Sarebbe stato tutto molto più semplice, in un’ottica di abbassamento dei costi della politica, ridurre il numero degli assessori…. Ma passo alla mia riflessione sulle conseguenze di quanto si sta discutendo in questi giorni. Non ho, personalmente, motivazioni "campanilistiche" ma dissento comunque sull’ipotesi prospettata di accorpamento con Sondrio. Certo, di primo acchito c’è grande affinità a livello territoriale e non solo: montagne, turismo… Però proprio su questi temi Lecco e dunque la Valsassina rischierebbero di risultare un po’ dei ‘figli di un dio minore‘ e questa zona, la Valle, finirebbe a mio avviso per diventare la Cenerentola della nuova provincia. Invece, se ce la giochiamo bene con le due zone alle quali ci aggregheremo, questa potrebbe diventare "la montagna del Lago di Como", con un suo ruolo e un’attrattiva di tipo turistico. Da questo punto di vista credo che siano maggiori le opportunità rispetto all’altra ipotesi. Chiaramente vanno create le condizioni. L’altro argomento, connesso proprio a queste condizioni di cui parlo, è il ruolo della Comunità Montana: allontanandosi il centro decisionale e non essendo previste sedi staccate della Provincia, proprio le Comunità devono tornare ad avere un peso sul territorio. Invito in questo senso la Regione a legittimare le nostre istituzioni con compiti e ruoli specifici.
In conclusione – termina Denti – cerco di vedere le opportunità e gli aspetti positivi: diventare come detto l’area montana del lago di Como e ritrovare una collocazione forte per le Comunità Montane".
Nei prossimi giorni altri interventi sul tema raccolti e pubblicati da VN.
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