La notizia è questa: niente più prati per i circa 40 cavalli del "Gaucho" alla Fregera di Cortabbio. Notificata recentemente la revoca di quella concessione, dopo le lamentele avanzate dalla vicina piscicoltura perché i quadrupedi di Isidro Luciano Diaz avrebbero utilizzato gli specchi d’acqua della zona non solo per bere (fatto questo più che legittimo) ma anche per passarci su, con conseguenze definite gravi per l’altra attività. Il responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Unione dei Comuni (dunque anche di Primaluna) Sandro Cariboni sul fatto è molto diretto:
"Ci sono anche altre irregolarità per le quali il contratto stipulato in deroga sei anni fa ora è stato revocato; io dico semplicemente che è un peccato non aver raggiunto un accordo, in presenza di un sindaco come Mauro Artusi che è persona davvero pacata ed equilibrata".
Ma intanto della vicenda del "Gaucho" si occupa perfino l’Huffington Post – edizione italiana ("ospitato" su Repubblica.it) con un post nel blog curato da Ilaria Cucchi che traccia con qualche imprecisione la storia di Diaz e in particolare la lunga controversia giudiziaria che lo vede opposto ad alcuni carabinieri e che ha già registrato la condanna di uno di questi a due anni e tre mesi dopo lo "scontro" fisico tra i due (eventi dei quali VN si è occupata più volte).
Nell’articolo si pone l’accento, proprio in conclusione, su quest’ultima parte della vita del "Gaucho", sulla questione dei cavalli e se ne parla così:
"Anche il comune improvvisamente si accorge di lui e decide che la sua presenza è diventata scomoda e dannosa. Deve andare via. La concessione è revocata. Luciano Isidro Diaz resiste, ma i vigili ora gli dicono che lui ed i suoi cavalli debbono andarsene subito. Uno dei carabinieri che hanno operato il suo arresto è stato condannato dal Giudice di Tortona a due anni e due mesi di reclusione mentre 6 carabinieri della caserma di Voghera sono stati rinviati a giudizio davanti il tribunale di Voghera per un elenco impressionante di reati commessi in suo danno quella notte. Il giudice di Tortona ha ordinato la trasmissione degli atti alla procura di Lecco per procedere contro gli operatori del 118 che si rifiutarono di intervenire in suo aiuto. Ma intanto per Luciano lo spettro del macello per i suoi amati cavalli è diventato realtà".
A quanto apprendiamo dall’amministrazione comunale di Primaluna le cose non sono andate esattamente così, a partire dal fatto che la fattoria di Diaz sorge su terreni demaniali e lì i suoi cavalli ci possono stare. Ma la storia conoscerà certamente ulteriori sviluppi, a partire dal probabilisssimo ricorso dell’allevatore argentino contro il provvedimento di revoca della concessione comunale dei prati davanti alla sua tenuta.
Dal canto suo, Luciano Diaz risponde così: "Sono 13 anni che mi fanno la guerra… Io ho sempre pagato tutto, ho fatto migliorie e tenuto pulito, ho chiesto di regolarizzare la situazione. Adesso questa questione l’ho messa nelle mani del mio avvocato [Fabio Anselmo, lo stesso che lo tutela nei processi per i fatti di Voghera e Tortona e legale anche delle famiglie Cucchi e Aldrovandi, ndr], credo che ci sarà un ricorso. Comunque io qui non ho nulla di mio, di proprietà, tornerei volentieri in Argentina e se rimango lo faccio solo per gli animali".
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