Il ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha pubblicato gli elenchi dei pagamenti effettuati quest’anno relativi al cinque per mille sulla base della dichiarazione del 2011, e quindi sui redditi del 2010.
Il meccanismo  prevede la possibilità di devolvere il 5 per mille dell’imposta sul reddito per le persone fisiche (Irpef), ed è stato introdotto con la legge 266 del 23 dicembre 2005). In base alla Legge Finanziaria 2006 Il contribuente ha la facoltà di donare il 5 per mille a soggetti operanti in settori di riconosciuto interesse pubblico e svolgenti attività eticamente e socialmente meritorie. Tra i  settori a sostegno della cui attività può essere destinato il beneficio ricordiamo il volontariato, la ricerca scientifica, la ricerca sanitaria e l’attività sportive a livello dilettantistico.

Per poter accedere alla ridistribuzione del 5 per mille Irpef i soggetti che rientrano nelle categorie indicate devono presentare apposita domanda di ammissione secondo le regole introdotte annualmente con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. 

Spulciando tra gli elenchi pubblicati sul sito ministeriale si trovano diversi enti valsassinesi operanti nel sociale, con finalità educative e assistenziali. Realtà che esplicano la propria attività in ambito comunale (asili paritari, case di riposo) e altre organizzazioni ‘sovracomunali’ che ormai da decenni sono inserite nella vita sociale della Valle: ad esempio la Cooperativa Le Grigne, il Centro Soccorso Valsassina e il COE di Barzio.

Un dato che sottolinea, se ce ne fosse ancora bisogno, che la numerosità di enti ammessi al beneficio in un territorio è sinonimo di una realtà sociale e di volontariato attiva e ben radicata nella vita  dei nostri paesi.

Osservare la tracciabilità del proprio cinque per mille (che ricordiamo non comporta alcun aggravio essendo calcolato sulle imposte già dovute) verso l’ente prescelto suggerisce che se si sapesse dove realmente finiscono anche  le tasse  pagate, come del resto avviene in alcuni paesi europei improntati sulla massima trasparenza, l’appuntamento annuale con il versamento all’erario, forse, sarebbe meno sgradito.

Nubi nere però si addensano sul futuro del cinque per mille, da una parte i tagli alla spesa pubblica rischiano di limitare servizi primari quali sanità, assistenza ed educazione chiamando  in gioco le realtà no profit, che svolgeranno compiti sempre più gravosi; dall’altra il taglio del contributo al 5 per mille per 80 milioni di euro rischia di essere una sforbiciata non da poco: a fronte dei 463 milioni erogati quest’anno negli anni a venire saranno ripartiti 383.

Ecco il dettaglio di alcune associazioni valsassinesi rappresentative (per l’elenco completo è possibile visionare il sito del Ministero delle Lavoro e delle Politiche Sociali).

ASILO INFANTILE "CAV.BERNARDO ROVEDA"  di Casargo 1.080,63 €
SCUOLA DELL’INFANZIA BERNARDO PIETRO BERRI  di Premana 6.404,19 €
R.S.A. MADONNA DELLA NEVE O.N.L.U.S., Premana 7.372,87 €
LE GRIGNE SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS 13.525,22
A.S.A. ASSOCIAZIONE AL SERVIZIO DEGLI ANZIANI ONLUS, Introbio  6.587,04  €
P.A. SOCCORSO CENTRO VALSASSINA 20.819,40 €
SCUOLA DELL’INFANZIA SAN GIOVANNI EVANGELISTA, Cassina Valsassina, 2.853,92  €
ASSOCIAZIONE "CENTRO ORIENTAMENTO EDUCATIVO (COE), Barzio,   37.441,51 €
SCUOLA DELL’INFANZIA GINA MANZONI, Cremeno   1.355,51 €
LE BETULLE COOPERATIVA SOCIALE – ONLUS, Cremeno  2.499,58 €
SCUOLA DELL’INFANZIA ANTONIA POZZI, Pasturo   6.280,18  €
 

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