Celebrata dai carabinieri del comando provinciale la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma



La ricorrenza ha visto lo svolgimento di un rito religioso che si e’tenuto presso la chiesa dei ss. Giorgio, Caterina ed Egidio del rione Acquate di Lecco, officiato dal prevosto di lecco, monsignor Franco Cecchin.

Alla commemorazione, allietata dai canti della corale Santa Cecilia di Valmadrera, hanno preso parte  una nutrita rappresentanza dei carabinieri della provincia nonche’ numerosi ospiti ed autorita’ locali, tra le quali il prefetto, che con la loro presenza hanno voluto ancora una volta confermare la stima e l’affetto nei riguardi dell’Arma dei carabinieri.

Nell’Arma il culto alla "Virgo Fidelis” e’ iniziato subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di s.e. mons. Carlo alberto Ferrero di Cavallerleone, ordinario militare d’Italia, e di p. Apolloni s.j., cappellano militare capo.

Lo stesso comandante generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la vergine, patrona dei carabinieri. Lo scultore Giuliano Leonardi rappresentò la vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada legge in un libro le parole profetiche dell’apocalisse: "Sii fedele sino alla morte" (apoc.2,10).

La scelta della madonna "Virgo Fidelis”, come celeste patrona dell’arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la patria, è caratteristica dell’arma dei carabinieri che ha per motto: "nei secoli fedele".

L’8 dicembre 1949 sua santità Pio XII, accogliendo l’istanza di mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria "Virgo fidelis patrona dei carabinieri", fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria vergine al tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber, fatto d’armi tra i piu’ cruenti avvenuti in Africa durante la seconda guerra mondiale. Quel giorno del 1941 infatti, un intero battaglione carabinieri si sacrifico’ nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi,  del caposaldo di Culqualber, eroico gesto che valse la seconda medaglia d’oro al valor militare alla bandiera dell’arma dei carabinieri, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla prima guerra mondiale.

Al termine della celebrazione religiosa, data lettura della “preghiera del carabiniere”, il comandante provinciale,  ten. Col. Riscaldati,  ha preso la parola per una breve allocuzione rievocativa dell’evento bellico sopra richiamato, giunto al suo 71° anniversario, sottolineando il forte legame che lega l’Arma con la propria patrona e  rivolgendo infine un pensiero commosso a tutti i caduti dell’Arma e alle loro famiglie, in questo giorno che ha visto anche la celebrazione della “giornata dell’orfano”.

 

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