DIAZ ”SFRATTATO”, LA PESCICOLTURA PRECISA: ”I DANNEGGIATI SIAMO NOI”

Data pubblicazione 27 Novembre 2012

L’articolo a cui si riferisce il signor Marsile, autore della lettera qui in calce, trattava la storia della revoca della concessione di pascoli comunali a Isidro Luciano Diaz, l’allevatore di cavalli di origine argentina che ha la sua fattoria proprio in zona Fregera. Marsile precisa il suo punto di vista – noi facciamo altrettanto, in coda alla sua missiva che qui di seguito potete leggere in versione integrale:

Sono Mirco Marsile, l’attuale gestore della Pescicoltura Valsassinese (soc.agr. Trota Valsassina s.s.) .Dopo
aver letto il vs. articolo mi sento in dovere di intervenire in merito in quanto ciò che è stato riportato non
corrisponde a verità,non è fedele alla situazione in atto ed inoltre risulta fuorviante dell’opinione pubblica
che non conosce la faccenda; alcuni mi hanno chiesto spiegazioni facendomi capire che credevano che io
o la pescicoltura che rappresento fossimo in qualche modo responsabili degli ultimi disagi del sig. Diaz.
mentre i danneggiati siamo noi.

Mi spiego meglio, da oltre quaranta anni la Pescicoltura Valsassinese è concessionaria dei diritti d’acqua
della valle Fregera per uso pescicoltura e ha in affitto dal comune di Primaluna i laghi dove l’acqua viene
raccolta e di conseguenza le particelle dei terreni perimetrali ; purtroppo questi terreni confinano con quelli
che il sig. Diaz ha in affitto dallo stesso comune.

Detto questo faccio presente che il sig. Diaz. ha da tempo incluso arbitrariamente i “nostri terreni” ai suoi
delimitando il tutto con corde e fili elettrici al fine di lasciar pascolare i suoi animali,di fatto impedendo a
me ed ai miei incaricati anche il libero accesso al fine di poter effettuare anche la semplice manutenzione.
Questa situazione ha determinato il fatto che i suoi animali non solo si abbeverano (lungi da me l’idea
di negare un sorso d’acqua ad un animale assetato,sono un perito agrario che lavora in agricoltura e
con gli animali !!!) ma come dicevo questi animali, che non sono solo uno o due, con il loro andirivieni
intorbidiscono l’acqua danneggiando i miei animali (ricordo che allevo trote)e la mia attività, non solo i suoi
animali defecano e orinano nella stessa acqua e sulle sponde(torno a ricordare che allevo trote destinate
alla alimentazione umana)lasciando a Voi le deduzioni del caso.
Alla luce di questo vorrei portare a conoscenza di tutti che all’interno della azienda del sig. Diaz.
è presente un laghetto (formato dall’acqua corrente della nostra concessione di cui sopra) in cui ho dato
il mio pieno consenso all’utilizzo per far bere i suoi animali)

Penso che nessun allevatore possa pretendere di allevare qualsiasi animale su terreni di altri e
danneggiando le attività altrui.
Concludendo :In valle Fregera esistono altre aziende agricole 5 delle quali sono confinanti con la mia , sono
anche io un “immigrato” in Valsassina in quanto circa vent’anni fa sono arrivato qui dal veneto ma
In tutto questo tempo con tutti i miei confinanti e la gente in generale non ho mai avuto nessun problema,
anzi ho trovato amicizia e solidarietà………….forse anche perché io per primo rispetto tutti………….

Per quanto riguarda i problemi del sig. Diaz con l’amministrazione comunale non mi posso esprimere in
quanto non sono di mia competenza.

Vi ringrazio per l’attenzione nella speranza di veder pubblicata questa precisazione.
Mirco Marsile

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NOTA EDITORIALE
Abbiamo dato spazio, come facciamo sempre, alla lettera del sig. Marsile che fornisce il suo punto di vista sulla vicenda. Facciamo e faremo altrettanto con chiunque volesse apportare ulteriori elementi di discussione ed informazione sull’argomento. Ma sull’attacco della lettera dissentiamo: il signor Marsile dichiara che quanto riportato nell’articolo "non corrisponde a verità", però poi in effetti conferma i contenuti di VN (del resto assai ridotti rispetto alla sua corposa spiegazione della vicenda).
Se era necessario contestualizzare meglio la questione, ecco che lo spazio c’è e viene messo a disposizione di tutti. Accusare lo stesso giornale che ospita questo intervento di dire il falso comporta però naturalmente una nostra replica.
Se il gestore dell’attività si prende la briga di rileggere il nostro articolo – pubblichiamo qui sotto il link, per comodità – vedrà che le affermazioni riportate, dichiarate a VN dal responsabile dell’Ufficio Tecnico Cariboni, sono esattamente quanto poi lui (Marsile) ri-scrive nella propria missiva. Quindi i casi sono due: o entrambi non dicono la verità oppure, più semplicemente l’autore della lettera desiderava avere spazio per circostanziare meglio l’intera storia.
Cosa che puntualmente ha potuto fare grazie a Valsassinanews.
VN

‘SFRATTATO’ DIAZ, IL GAUCHO DI CORTABBIO.
IL COMUNE GLI REVOCA LA CONCESSIONE

Scritto da: Redazione Primaluna – 19/11/2012

Scaduto il contratto della durata di sei anni per l’uso dei prati di proprietà comunale, all’argentino è stata notificata in questi giorni la revoca della concessione. Ne parla anche la stampa nazionale, accostando la vicenda a quella (ben più seria) della controversia giudiziaria in corso tra Diaz e alcuni Carabinieri.