Paolo Buzzetti, presidente nazionale ANCE; ha concluso ieri sera l’Assemblea annuale di ANCE Lecco dal titolo “Edilizia Anno Zero: ricominciare dall’impresa”. Un’assemblea molto partecipata, ricca di molteplici significati: a cominciare dalla situazione di emergenza in cui il settore dell’edilizia si trova, a livello nazionale come in ambito provinciale, nel mezzo di una crisi di proporzioni drammatiche, senza che al momento si intravvedano spiragli di ripresa.
“Il nostro è un paese di territori, di piccole e medie imprese portatici di valori veri e autentici. – ha detto Buzzetti – Chiudiamo non per ragioni che riguardano la nostra capacità di stare sul mercato o il nostro lavoro, ma per scelte di politica economica ispirate ad un rigore esagerato e ad un eccesso di carico fiscale, che portano lo stesso sistema pubblico a non pagare i propri fornitori, con il risultato che lo Stato ha un debito nei confronti delle imprese di 70 miliardi. Una vera ingiustizia! Il rigore è giusto, ma di rigore si può morire. Sappiamo che dobbiamo mettere a posto i nostri conti, ma c’è un modo di farlo equilibrato e ragionevole, capace di dare speranza e futuro. Ma finché non si rimette l’impresa al centro delle decisioni, non c’è via d’uscita a questa crisi. E l’edilizia è l’unico settore in cui uno Stato non può non investire: perché significa mettere in ordine le scuole dove vanno i nostri figli, occuparsi della manutenzione del territorio prevenendo i disastri naturali, riqualificare le nostre città migliorando la qualità della nostra vita”.
Lo ha ben rappresentato il presidente di ANCE Lecco, Mario Sangiorgio, nella sua relazione con cui ha concluso dopo dodici anni la sua esperienza alla guida dei costruttori lecchesi: “Dal 2010 ad oggi, osservando i dati della Cassa Edile, – ha spiegato – abbiamo perso 113 imprese (il 13,1%), oltre 669 posti di lavoro (il 16,9%) e 134 mila ore di lavoro (22,6%). Una discesa progressiva, con indici purtroppo costantemente in aumento: solo dallo scorso anno ad oggi 74 sono le aziende che mancano all’appello, 329 i posti di lavoro perduti e quasi 50 mila le ore lavorate in meno. Siamo all’anno zero. O, almeno, speriamo di esserlo. Certo, perché l’auspicio è che meno di così non si vada. Nelle nostre attese, dunque, lo zero deve rappresentare un punto di non ritorno, il livello minimo di sussistenza, il punto per una nuova ripartenza. Scendere sotto quel livello vorrebbe dire la fine di un settore”.
Al termine dell’assemblea sono state premiate per la loro fedeltà associativa (ben 44 anni di iscrizione) l’impresa Costruzioni Bertoldini Srl di Premana e l’impresa Piazza Carlo & C di Introbio. Un riconoscimento anche al responsabile sindacale di ANCE Lecco Angelo Invernizzi.
Infine si è proceduto al rinnovo del consiglio direttivo di ANCE Lecco, in cui sono stati eletti: Giuseppe Agostoni (Agostoni F.lli sas di Pasturo), Giorgio Colombo (Costruzioni Colombo Lilliano snc di Mandello del Lario), Luigi Colombo (Colombo Costruzioni spa di Lecco), Luca Fabi (Savai srl di Malgrate), Giovanni Gerosa (Aurora srl di Perego), Stefano Gilardi (Gilardi Costruzioni srl di Lecco), Nicoletta Lazzarini (Lazzarini Costruzioni Edili snc di Robbiate), Sergio Piazza (Piazza Carlo & C srl di Introbio), Mario Sangiorgio (Costruzioni Edili Sangiorgio srl di Garbagnate Monastero), Paolo Valassi (Valassi Costruzioni srl di Lecco).
Rinnovato anche il Collegio dei Garanti, con la nomina di Michele Gilardi (Gilardi Costruzioni srl di Lecco), Monica Sangiorgio (Cava di Cortabbio srl di Garbagnate Monastero) e Angelo Sirtori (Sirtori Costruzioni srl di Barzago).
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