Pubblichiamo la missiva del nostro lettore e successivamente un breve commento. La questione trova un riscontro di particolare attualità dopo il dramma avvenuto nelle ultime ore a Bosisio Parini – dove un cacciatore è rimasto ucciso mentre cercava di difendere i propri cani dall’attacco di due molossi inspiegabilmente lasciati liberi in un bosco.
"Gentile Redazione,
sono un appassionato di montagna, lettore di Valsassinanews e amo seguire gli itinerari da voi proposti nella rubrica "Zaino e Scarponi". Purtroppo, seguendo i sentieri delle nostre montagne noto una brutta abitudine in molti escursionisti: insieme a loro è facile incontrare cani…liberi! Sembra un qualcosa di poco conto, se non che la spesso e volentieri i cani sono di grossa taglia e possono saventare, se non anche aggredire, bambini, altri escursionisti ed altri cani. In più, spesso e volentieri, quando si segnala ai padroni l’errore compiuto (lasciare liberi i cani in luoghi pubblici è vietato da apposite leggi), i proprietari stessi rispondono con frasi tipo : "provi lei a stare legato a vedere com’è bello", segno di inequivocabile mancanza di rispetto ed intelligenza."
Lettera Firmata
Oggettivamente il problema posto in essere dal nostro lettore esiste, eccome. E’ corretto precisare che chi fa girare liberi i cani lo fa contro la legge che impone di "utilizzare sempre il guinzaglio ad una misura non superiore a mt 1,50 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni" e di "portare con se’ una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumita’ di persone o animali o su richiesta delle Autorita’ competenti". Quindi anche chi si avventura nei boschi con il proprio amico a quattro zampe libero lo fa andanco contro una legge statale, commettendo un reato.
C’è da far notare anche che durante gite in montagna si incontrano spesso bambini e altri cani, soprattutto su sentieri molto battuti: è facile che i più piccoli si spaventino nel vedersi un cane di grossa taglia corrergli incontro, il chè non è proprio piacevole. Sarebbe spiacevole anche vedere una lite tra cani, soprattutto pensando che il proprio cane possa essere aggredito mentre è correttamente legato ad un guinzaglio. Legare i proprio amici animali diventa quindi, oltre che il rispetto di una legge, anche un gesto di civiltà, educazione e rispetto verso gli altri utenti della montagna e verso il proprio cane.
La cosa comunque più brutta di episodi spiacevoli è la "risposta" data da chi dovrebbe essere il propietario del cane, una persona che in quanto uomo dovrebbe avere un quoziente intellettivo elevato, che spesso rimane un semplice numero: rispondere frasi tipo "prova tu a essere legato" (nel migliore del caso perchè spesso si è apostrofati di aggettivi non riportabili) indica quanto l’animale spesso cammini su due zampe, e di legare anche a lui una bella museruola, almeno per evitare che ripeta certe fesserie.
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Lettera Firmata
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