GRATTAROLA, BUONE NUOVE IN PROVINCIA: ACCORDO FIRMATO, FINE DELLO SCIOPERO

Positiva dunque l’ultima mobilitazione in ordine cronologico, quella di oggi quando alle 10 le organizzazioni sindacali si nono recate negli uffici dell’assessorato provinciale al Lavoro mentre fuori dal palazzo ancora una volta andava in scena il presidio, ordinato ma "rumoroso" da parte delle maestarnze. Al termine, dopo quasi sei ore di trattative, soddisfazione per sindacati e dipendenti: domani il rientro in stabilimento a conclusione di uno sciopero ad oltranza che durava ininterrottamente da lunedì 26 novembre.

In precedenza, la Prefettura di Lecco aveva convocato le organizzazioni di categoria esprimendo preoccupazione per il protrarsi dello sciopero ma mettendosi anche a disposizione per l’apertura di un eventuale altro tavolo congiunto con l’azienda.

Ma veniamo a stamattina: partenza "dura", con i Valsecchi (padre e figlio) che aprono la riunione leggendo un comunicato piuttosto spigoloso, nel quale rivendicano l’acquisizione avvenuta anni fa di un’impresa "in situazione drammatica" e il "rilancio" di quest’ultima. La proprietà rileva i danni subiti dall’agitazione ad oltranza dei dipendenti e parla, in caso di mancata sospensione degli scioperi, di una possibile "delocalizzazione". E’ il momento più difficile forse dell’intera vertenza. I sindacati reagiscono con altrettanta asprezza, ricordano a loro volta i sacrifici fatti dai lavoratori e l’accettazione di piani di dilazione del pagamento degli stipendi, ammortizzatori sociali vari eccetera. "I dipendenti non entrano in fabbrica perché non sono pagati – quasi urlano i sindacalisti – e non si possono accusare di non aver collaborato finora".

E giù contro-accuse alla proprietà, rea secondo CGIL CISL e UIL di non onorare gli impoegni con maestarnze, fornitori e banche.

Le parti insomma hanno calato fino ad allora i rispettivi "assi nella manica". A questo punto scatta la mediazione: la Provincia si fa garante di un piano di rientro rispetto agli stipendi, con date certe. Dopo ore di trattative si conviene una tabella di marcia che prevede queste scadenze, giudicate "inderogabili":

Saldo mensilità settembre 12 dicembre
Acconto mensilità ottobre 17 dicembre
Saldo mensilità ottobre 21 dicembre
Tredicesima (50% del dovuto) 28 dicembre

Sulla regolarità di questi pagamenti vigilerà secondo accordi l’amministrazione provinciale. "Rimane chiaro – hanno precisato le organizzazioni sindacali – che se una sola delle scadenze pattuite dovesse saltare, a quel punto scatterebbe nuovamente lo sciopero ad oltranza".

Presenti all’incontro di oggi l’azienda con i titolari e l’ufficio del personale, l’assessore provinciale Conrater, RSU e segreteria sindacali di categoria e il sindaco di Cortenova, Selva. Quest’ultimo ha dichiarato la disponibilità da parte del Comune – limitatamente alle risorse dell’ente locale – ad intervenire erogando un "contributo straordinario" qualora questo servisse. Intanto resta confermata l’assemblea pubblica organizzata presso la sede della Comunità Montana Valsassina domani, giovedì, alle 21.