Da Silvio (B.) a Matteo (R.), da Forza Italia al centro sinistra: un percorso "non proprio progressista" scrive Ciceruacchio che coinvolge oggi tre big locali ma "si diffonderà in tutta la Valle contagiando altri personaggi". E poi, ecco la stoccata "liquida" e ambientale, a cavallo tra Valsassina, Orrido e Lario. Con bersagli a lago e sui monti, nonché in quel di Lecco. Due pezzi forti, in Ciceruacchio-style.

* Il risultato delle primarie del centro-sinistra in Valsassina è una colossale amenità.
Il nostro territorio, contrariamente al resto della provincia di Lecco, è uno dei pochi dove ha vinto Matteo Renzi. Anche se con un risultato inferiore rispetto al primo turno.
A parte gli elettori non proprio progressisti che hanno visto favorevolmente il nuovo rappresentato dal borgomastro di Firenze; a parte quella borghesia berlusconiana che con questa preferenza ha deliberatamente voluto colpire Bersani, dato possibile vincente; c’è anche una parte di elettorato berlusconiano, più scafato, che ha intrapreso una progressiva  transumanza dal centro-destra verso il centro-sinistra, dando oramai per scontato che il prossimo futuro politico è su questo versante.
I primi pionieri o apri pista sono stati osservati al seggio di Pasturo nelle persone di Fausto Agostoni (imprenditore edile e fratello del sindaco di Pasturo), di Bruno Colombo (politransumante e anche imprenditore) e di Sergio Piazza (imprenditore edile e già sindaco di Introbio). Tutti e tre in prima linea sin agli albori di “Forza Italia”.
Questa loro secolare conversione è, purtroppo, di natura epidemica, quindi si diffonderà in tutta la valle contagiando altri personaggi, più o meno noti, e potenziali nuovi borgomastri rampanti che cavalcheranno l’onda per perseguire interessi "privati". Dando tempo al tempo, la Comunità Montana sbarellerà e gli attuali inquilini dell’ecclesia ciellina andranno a casa per lasciare il posto al “nuovo” che avanza. 
Con buona pace di Tomasi di Lampedusa: “Cambiare tutto per non cambiare niente”. Tanto, a noi valsassinesi, come al solito, tutto fa brodo e non ce ne frega una mazza.

* Con sommo gaudio i borgomastri di Varenna Carlo Molteni e di Perledo, Carlo Signorelli, hanno ringraziato il Gruppo Alpini e altri  volontari per avere ripulito l’alveo del torrente Esino da siepi e rangoni infestanti, da sacchetti di plastica e bottigliame vario.
Ora che il torrente è stato resettato, tutti sono felici e contenti, facendo però finta di non sapere che le sue acque che entrano nel lago, come è stato accertato, sono ricche di cacche varie, nottetempo riversate. 
Insisto su queste umane porcate perchè è recente la denuncia di VN riguardante il ritrovamento, in prossimità del centro sportivo di Cortenova, di uno scarico maleodorante di melma oleosa (di provenienza industriale?) che entra nella Pioverna e, successivamente, nel “lindo” Lario. Poco importa, poi, se l’ARPA di Lecco, coi buoi fuggiti dalla stalla, tranquillizzerà tutti certificando che l’acqua dell’Orrido è immacolata.

 

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Angelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell’originale romanesco ciruacchiotto (grassottello).

[da Wikipedia.it]