Non si può dire che sia stata facile la vita di Carolina. Nata a Bergamo e sposata a Vercurago è rimasta vedova quando l’unico figlio aveva appena otto anni. Un bambino che la coppia aveva cercato per 14 anni e alla fine era arrivato. Così Carolina ha dovuto rimboccarsi le maniche per andare avanti. Il figlio Giovanni Lozza (nella foto sotto a sinistra della madre) intanto diventa grande e a soli 17 decide di mettersi a lavorare. Poi nel 77 si accasa a Ballabio, con Carla Goretti. La madre lo segue avviandosi a trascorrere nel paese alle porte della Valsassina quella che poi si sarebbe rivelata una lunghissima vecchiaia. In quel frangente inizia – cosa rarissima – una bella e fraterna amicizia tra consuocere. Oggi alla festa della nonna c’era anche l’unico nipote in linea diretta Alessandro, noto perché suona nella banda paesana. Molti altri nipoti (flgli delle sorelle e fratelli) e parenti Goretti si sono uniti alla celebrazione. "Un compleanno come in famiglia – ha detto Silvia Cornara della cooperativa L’Arco che gestisce la struttura – clima che cerchiamo per quanto possibile di ricreare. Qui abbiamo alcuni ultranovantenni e di compleanni ne andremo a festeggiare anche nei prossi giorni. Ma un secolo fa un bell’effetto. Conoscere Carolina ai suoi 99 anni e nove mesi, quando è entrata qui, è stato un  privilegio". Alla messa celebrata nel salone di villa Serena da don Guido prete anziano di Ballabio c’erano anche il sindaco del Comune di Ballabio Luigi Pontiggia e il vice sindaco Pinuccia Lombardini. Alla fine dalla fisarmonica di Antonella VIncenzi, bolognese trapiantata in Valsassina, suoni sempre verdi hanno spinto la centenaria Abel ad alzarsi per un giro di ballo liscio. Che fisico ragazzi, d’altra parte se si tolgono alcune fratture questa donna non ha mai conosciuto alcun ospedale. Davvero baciata dalla salute e dalla fortuna.