Peculiarità del progetto è la trasposizione delle tradizionali scene della natività in uno scenario prettamente barziese ma allo stesso tempo sacro. Ecco quindi comparire accanto alla stalla con la sacra famiglia, ai re magi e ai pastorelli, i luoghi di culto più cari agli abitanti di Barzio in dettagliate e caratterizzanti riproduzioni.
Costruite interamente con pannelli di legno compensato e multistrato (tempo di realizzazione: oltre 80 ore), si riconoscono infatti la chiesa di S.Alessandro, con orologio del campanile funzionante, la chiesetta dei Piani di Bobbio e la grotta della Madonna di Lourdes con il torrente che scorre accanto alla lunga gradinata. Non può mancare infine la scuola materna che porta il pensiero dell’ossevatore ai bambini, certamente i migliori fan del Natale.
"È stato don Lucio a insistere per esporre il mio presepio in Chiesa – ci spiega Marco Canali – dopo averlo notato l’anno scorso quando vinse il concorso del presepe più bello”. E ci lascia con una promessa: “l’anno prossimo ci saranno anche le riproduzioni della cappella di S. Matteo alla Robbiasca (al cimitero, ndr) e della chiesetta di Concenedo", completando così quello che potremmo definire un “percorso tra i templi barziesi”.