Già in tempi antichi gli storici latini Plinio il Vecchio e Strabone parlavano delle numerose miniere di ferro di questa zona; il nome stesso sembra che derivi da Premanum, un avamposto romano popolato dai soldati interessati all’acquisto delle lame premanesi, anche se potrebbe discendere più semplicemente dalla dicitura "prima dei monti": pre-montana. La prima notizia documentata di un forno fusorio del minerale risale al 1253, quando Premana insieme a Pagnona gravitava nell’ambito dei possedimenti dell’arcivescovo di Milano, gestiti dai Della Torre e poi dai Visconti.
L’importanza assunta dal borgo nell’ambito del Ducato di Milano, prima sforzesco e poi spagnolo, fu elevata poiché costituiva, insieme alla Val Cavargna, l’unico centro di estrazione, fusione e lavorazione del ferro, con indubbi interessi anche per la produzione di armi.
Lo sviluppo della attività siderurgica, che favorì anche l’emigrazione di numerosi artigiani verso la Repubblica Veneta, è continuato fino al Novecento, ma è soprattutto dopo il secondo dopoguerra che ha assunto connotati industriali.
A partire da questo periodo, sono nate decine di officine grandi e piccole, perlopiù a conduzione familiare (oggi se ne contano più di 150) tutte specializzate nella produzione di oggetti da taglio (forbici e coltelli) che hanno fatto conoscere Premana in tutto il mondo.
Grazie allo sviluppo di queste attività, Premana è uno dei pochi paesi di montagna che ha mantenuto la popolazione, senza i devastanti effetti dell’emigrazione, e buona parte dei giovani vi trova lavoro.
Lo stemma comunale di Premana, concesso con Decreto del 1965, raffigura, in campo azzurro, una pala e un piccone d’argento posti in croce di Sant’Andrea ed in primo piano una lanterna accesa, segni inconfondibili dell’importanza delle attività minerarie per la nascita e lo sviluppo del paese.
Altri stemmi rappresentativi del paese il triangolo colorato che punta verso il cielo della gara di Skymarathon Giir di Mont, il fiocco di neve del coro Nives, le lettere intrecciate contorniate dai loghi sportivi dell’Associazione Sportiva Premana e la cetra su sfondo azzurro del Corpo Musicale San Dionigi.
fonte Stemmario lecchese – Premanarivivelantico.it