Proprio 24 ore prima della fatidica riunione dei primi citatdini della provincia di Lecco, Lario Reti Holding annuncia (vedi comunicato in basso) la nascita, avvenuta oggi, dell’ultima creatura ovvero il braccio specifico per l’acqua della "multiutility". Il dibattito, durissimo a livello politico con tanto di riunioni "carbonare" tra i maggiori partiti, verte tutto sul livello di privatizzazione della gestione che si vuole introdurre, alla faccia di un referendum che ha sancito in modo netto e ineludibile non più tardi di un anno mezzo fa come gli italiani (e i lecchesi, e i valsassinesi) vogliano l’acqua pubblica e senza profitti. Ma non tutti se ne fanno una ragione e anzi, come sottolineato anche ieri sera in una Commissione ambiente aperta al pubblico al Comune di Ballabio, le manovre intorno a questo bene comune sono forti e hanno "protagonisti a sorpresa". Anche tra chi quel referendum lo ha sostenuto a spada tratta.
Nel comunicato di LRH, qui sotto, i dettagli relativi alla neonata Idroservice (società "a partecipazione totalitaria pubblica").