"La situazione certo è difficile, ma per niente irrecuperabile". Questo il senso principale della chiacchierata di Valsassinanews con Antonio Conrater, che ha recentemente assunto anche la delega al Lavoro nella giunta provinciale dopo l’addio del titolare iniziale Fabio Dadati. Una bella gatta da pelare, per la vertenza aperta alla Grattarola ma anche per i tanti altri casi "aperti" in questa fase complicata per l’economia lecchese.

"Non me lo dica – commenta l’assessore – di imprese in crisi purtroppo ce ne sono tante. Venendo alla questione specifica, bisogna dire che dopo il tavolo in Provincia dello scorso 5 dicembre, gli impegni assunti dalla proprietà della Grattarola sono stati finora regolarmente onorati, secondo la scaletta prevista. Noi ci siamo attivati per un monitoraggio costante di queste scadenze, fino alla fine dell’anno. A breve avverrà il saldo delle spettanze fino a tutto ottobre, quindi tra Natale e Capodanno verrà pagato il 50% delle tredicesime, come convenuto nell’accordo. Credo che sia doveroso, un riconoscimento alla pazienza di queste famiglie di lavoratori anche in vista delle festività".

Poi c’è l’altra questione su cui siete impegnati direttamente, cioè i rapporti con le banche creditrici. Quante sono e come stanno andando le cose?
"Ho tenuto direttamente i contatti con l’azienda e con gli istituti di credito maggiormente coinvolti (poco meno di una decina); all’inizio del prossimo anno riunirò un tavolo con le banche, la proprietà e Confindustria per ritornare sul piano di ristrutturazione del debito e di rilancio della Grattarola. Bisogna che tutti tengano conto del momento, che è molto grave in linea generale e non solo per questa impresa. Ma la volontà di andare avanti in questo percorso mi è parsa esserci da parte di tutti. Certo è necessario un sacrificio appunto dalla totalità dei soggetti coinvolti, considerando che la crisi investe in modo più forte l’edilizia e l’arredamento è come dire conseguenza del comparto delle costruzioni".

Assessore, in definitiva, la Grattarola ce la può fare a risollevarsi?
"Guardi, la situazione è certamente difficile – ma per niente irrecuperabile. Non bisogna farsi prendere dalla disperaizone e anche con le parti abbiamo convenuto di mantenere i toni bassi. Al momento gli accordi sono stati rispettati e abbiamo tutti la volontà di vigilare su quanto accade, ma anche di impegnarci per cercare delle soluzioni concrete. E credo che esistano dei margini, pur nella complessità di questa crisi aziendale".