E anche questa mattina come tradizione, dopo che le campane delle chiesa di San Giovanni Evangelista hanno suonato le dieci si è dato il via ad un suono particolare che da sempre richiama i capi di alcune famiglie locali a ritirare la proprio quota di grano turco, che viene distribuita nella rimessa del municipio alla presenza del sindaco e del vigile urbano che tiene il conto di chi ha già ritirato o meno il grano.
La storia ha orgini antiche quando una signora lasciò in dono al Comune di Cassina Valsassina i proventi derivanti dalla vendita di un terreno; i soldi furno depositati e la signora diede disposizioni ben precise: con gli interessi della somma depositata si doveva comprare granturco sufficente a distribuire circe otto litri (6,2 chilogrammi) ad alcuni dei capifamiglia dei Combi, Invernizzi, Locatelli e Colombo. La quota doveva essere donata solo ai discendenti maschi, o alle vedove; i capifamiglia dovevano risiedere nel Comune di Cassina Valsassina e se avessero cambiato reridenza avrebbero perduto il diritto.
Il sindaco Roberto Combi ci ha spiegato che ques’anno 52 persone (fra vedove e capifamiglia) sono state invitate a ritirare la propria quota nei yradizionali tre contenitori; per questo il Comune ha acquistato 320 Kg di grano turco. Questa tradizione è ancora molto sentita in paese, infatti ogni anno quasi tutte le famiglie si presentano a riscuotere il dovuto, non tanto come aiuto economico ma come occasione per trovarsi e scambiarsi gli auguri prima di Natale.
Il sindaco ha infine assicurato che finché ci saranno discendenti delle famiglie aventi diritto residenti nel comune di Cassina Valsassina la tradizione verrà rispettata.