Più di cento i figuranti presenti, in molti hanno lavorato per giorni interi per allestire il paese mentre altri hanno semplicemente partecipato la sera del 24, in maniera differente tutto il paese è sceso in campo per ridare vita a questa antica manifestazione scomparsa purtroppo dal calendario natalizio di Cortenova. Da un’idea nata a metà dell’estate scorsa si è arrivati al successo, quasi inaspettato.
Per una notte il paese si è fermato, ha fatto un respiro profondo e si è mostrato con i suoi bellissimi colori e sapori di un tempo. Lontano, anche se non troppo, dalla frenesia lavorativa di oggi.
Angoli di paese che persino qualche abitante ha ammesso di avere scoperto per la prima volta: corti, antiche cantine, fucine, cortili di bellissime dimore d’epoca eleganti nella loro semplicità resa ancor più suggestiva dai colori e dall’atmosfera natalizia.
Una vera notte di Natale, lo spirito del Natale – non solo religioso – è riapparso nella propria genuinità e vera essenza lontana dal consumismo sfrenato che negli anni lo ha trasformato. Ed il paese ha risposto nel migliore dei modi rimboccandosi le maniche per dar vita a "E se fosse nato qui…"
Da anni non si vedeva la gente così unita, partecipe, felice di far parte di una comunità spesso bistrattata in un borgo che nasconde senza cancellare la propria storia. Il campanilismo tipico di Cortenova è scomparso, le frazioni si sono alleate per un obbiettivo comune. Lavorando senza dimenticare la goliardia e la devozione religiosa hanno realizzato questa bellissima rappresentazione, pregna del vero significato del Natale che in questa occasione rappresenta anche spirito d’iniziativa, condivisione e partecipazione.