Se ne riparlerà dunque il prossimo 23 gennaio; nel frattempo, i primi cittadini Fernando Rupani e Mauro Artusi hanno preteso di conoscere approfonditamente i dati relativi ai livelli minimi del Lago di Sasso. "Secondo me le analisi finora disponibili non sono complete" ha dichiarato pochi minuti fa a Valsassinanews Rupani, mentre il suo collega di Primaluna ha detto in conferenza che non ci sono tutti gli elementi conoscitivi necessari.

E’ intenzione di Introbio, poi, ottenere un impegno perché, nel caso l’acquedotto partisse davvero, a fronte di possibili diminuzioni delle acque del lago all’Alpe Sasso, in caso di estrema necessità la Norda debba interrompere la captazione dell’acqua.
 
I temi sul tavolo erano due: da un lato il progetto vero e proprio (rinviato come detto al prossimo 23.01.2012), dall’altro la concessione della "pubblica utilità" che, pare, verrà alla fine data dalla Provincia. Alla riunione, durata oltre 4 ore, erano presenti funzionari e rappresentanti di vari soggetti pubblici e privati – meno del previsto, comunque. Folto il numero degli interessati privi di diritto di parola: presenti Adele Bregaglio e Aquilino Colombo per la Fratelli Bregaglio, Alfredo e Silvano Ciresa con un legale – ma nessuno è potuto intervenire nonostante "mordesse il freno" per poterlo fare.

Ovviamente c’era anche la Norda, rappresentata da un avvocato. E poi Nogara per la Comunità Montana e il tecnico Cariboni. Assente invece il livello politico dell’amministrazione provinciale, così come mancavano molti degli enti invitati, dall’ARPA Lombardia in giù.

Impossibile infine dire chi abbia vinto e soprattutto se ci sia stato in effetti un vincitore. Il dato di fatto a oggi è che il progetto non è ancora partito ma la sensazione è che i giochi restino apertissimi. Certo, qualcosa di importante deve essere successo in Valsassina, se due comuni protagonisti della vicenda come Introbio e Primaluna hanno in sostanza frenato l’iter del piano della Norda. In particolare nel primo dei due le posizioni sono cambiate, dopo che in un primo momento sembrava probabile che alla conferenza Introbio dovesse essere rappresentata dall’assessore Gianfranco Magni (più propenso al via libera al progetto della grande azienda). Invece a Lecco è sceso il sindaco, con quel che ne è conseguito.