Sicuramente non è stato il primo camion ad aver creato disagi al traffico e senza ombra di dubbio non sarà l’ultimo. Come tante formichine lavoratrici vanno avanti e indietro sulla trafficata SP62 facendo il loro sacrosanto e utilissimo lavoro, dando da mangiare alla maggior parte dei lavoratori della Valle direttamente e indirettamente: flange, martelli, lame, formaggi, acque minerali e quant’altro venga lavorato sul nostro territorio giunge alla pianura ed alla grande distribuzione giornalmente tramite autoarticolati grandi e piccoli.
L’apertura a inizio secolo della nuova Lecco-Ballabio dopo interminabili ritardi ed epici cantieri ha sgravato la parte alta dell’abitato del capoluogo dal peso del traffico pesante ed ha dimezzato, quasi sempre, i tempi di percorrenza – giovando sia agli automobilisti ma anche ai mezzi di soccorso e di ogni genere.
La notizia del camion che blocca la Provinciale fa sorgere però un dubbio: pensiamo alle maggiori ditte della Valle, tutte concentrate nella zona di Primaluna ma soprattutto tra Cortenova e Taceno che hanno due aree industriali dove ogni giorni transitano centinaia e centinaia di automezzi, un grande ed importante centro produttivo e di commercio che coinvolge su diversi piani buona parte dei valsassinesi – ma sorge esattemente dalla parte opposta rispetto a dove è nata l’unica via comoda e veloce dalla Valle verso il resto del mondo.
NELL’ARTICOLO SOTTO L’EPISODIO DEL CAMION BLOCCATO LUNGO LA SP62
PRIMALUNA: TIR BLOCCA LA PROVINCIALE
SENSO UNICO ALTERNATO… DUE VOLTE
Scritto da: Redazione Cronaca – 29/02/2012