Una rassegna cinematografica  per vedere il proprio territorio in compagnia come al cinema, riscoprirne scorci e quindi approfondire i contenuti:  questo lo scopo della rassegna Cinemuu che, in attesa della proiezione questa sera di un documentario sulla storia della vite in Muggiasca, può dirsi pienamente riuscita. In particolare il film che ha riscosso maggiore successo e ha aperto anche un dibattito tra la quarantina di partecipanti è stato Il Vento fa il suo Giro di Giorgio Diritti.

Il commento ad alcune pellicole parte dalla fine ed è osservando la reazione del pubblico quando i titoli di coda scorrono a tutto schermo che si nota quanto sia stata apprezzata la visione. Il Vento fa il suo Giro proposto mercoledì sera al Cinemuu ha colpito i presenti che hanno assistito con partecipazione alla storia del pastore Philippe giunto nella piccola comunità di Chersogno (in realtà Ussolo) in Val Maira.

La trama non è di per sé originale ed è giocata sulle differenti reazioni, tra interesse e diffidenza, dei pochi abitanti dello spopolato paesino all’arrivo del francese con  famiglia e capre al seguito, fino al finale a sorpresa. Il motivo del successo della pellicola è legato allo splendido setting offerto dalla natura, ai dialoghi che scivolano tra Italiano, francese e occitano, alla colonna sonora ma soprattutto alla capacità di far riflettere e interrogarsi, che è il vero intento del regista.

Pur ambientato in una zona geograficamente distante un filo lega Il Vento fa il suo Giro e la Valle: da un lato un’ambientazione che seppur diversa rievoca molti dei paesaggi cari anche ai valsassinesi, dall’altro i tentativi affinché alcuni paesi, frazioni o alpeggi non vengano lasciati soli a sé stessi in abbandono e rovina ma possano rivivere. Infine l’eclettico attore principale Thierry Toscan, vera e propria rivelazione, ben conosce la Muggiasca e i suoi abitanti perché si è occupato della scenografia de L’Aria del Lago, commedia tratta da uno dei migliori racconti del noto scrittore bellanese Andrea Vitali: “Il segreto di Ortelia”.