Un po’ una sorta di "regolamento di conti" nel centro-sinistra della provincia, quello stesso ambito nel quale si stanno decidendo le sorti dell’acqua pubblica e dei possibili profitti derivanti; l’assessore di Ballabio lancia un appello al sindaco di Osnago ma in realtà parla un po’ a tutte le amministrazuioni coinvolte nella vicenda. Quelle che lo scorso 20 dicembre c’erano (e a larga maggioranza hanno affossato l’ipotesi di affidamento ad una Azienda speciale consortile) e soprattutto chi era assente. A partire da parecchi Comuni valsassinesi.
Ecco la missiva di Dell’Oro (nella foto a destra):
Lettera pubblica, alla cortese attenzione del Presidente della Conferenza dei Sindaci Paolo Strina
Scrivo queste poche righe come collega amministratore,che da 2 anni partecipa assiduamente a questo infinito dibattito, delegato dal mio Sindaco, ma anche come appassionato a questa causa ripetutamente calpestata e disattesa.
Ora conoscendo la tua posizione,piu’ volte,espressa, rispettabile e legittima di affidamento ad una societa’ in house di primo livello, se si arrivasse a questa soluzione,f orse saremmo sulla stessa linea, ma sappiamo benissimo entrambi che esiste una zona grigia, nella quale far rientrare come allineata alla volonta’ popolare, una soluzione che non lo e’. Parlo di Idroservice,del modo in cui e’ nata, della filosofia che persegue e di come viene pian piano presentata.Qui ci troviamo completamente fuori dal solco del risultato del 13 Giugno. I Comuni potrebbero definitivamente sparire, o almeno quelli non allineati, facendo cadere l’esigua posizione di controllore che ci e’ rimasta nel rispetto dei cittadini a cui e’ rivolto questo servizio.E’ vero dobbiamo decidere, dobbiamo essere concreti, ma lo dobbiamo fare dentro un percorso sancito inequivocabilmente dalla volonta’ popolare.La mia preoccupazione sale nel sentire le disperate logiche del Comune capoluogo,cosi’ diverse da quelle dei Comuni piu’ piccoli; nel sentire di riunioni parallele di preparazione, dovute, ma poco trasparenti; nel notare le modalita’ di organizzazione all’esclusione di un’altra forma legittima e possibile: l’Azienda Speciale.
Piu’ volte ti ho sentito pronunciare disappunto nei confronti di riunioni in cui gli atti e le delibere non erano perentoriamente disposte sui siti ufficiali per le opportune valutazioni. Il 20-12-12 siamo arrivati, concedimi il termine,un po’ all’oscuro di quali fossero di preciso le modalita’ di presentazione delle linee d’indirizzo. Io ero assente per urgenti motivi personali e nella fase di preparazione pubblica organizzata a Ballabio i cittadini mi hanno chiesto cosa dovevamo decidere di preciso il 20, poi si e’ capito, il documento presentato in aula, scartava a priori l’ipotesi piu’ in linea all’esito dei referendum, l’Azienda Speciale consortile. Nella forma contesto questa modalita’ di lavoro, che non ha certo facilitato la comprensione del peso della scelta che si andava delineando,e la partecipazione all’importante seduta visto le 39 assenze.
Quindi alla luce di queste considerazioni, nasce la convinzione che una scelta e’ gia stata fatta, e purtroppo nelle stanze chiuse di societa’ esistenti ed ora siamo al puro tatticismo politico delle convergenze, ma viviamo l’imbarazzo tipico di noi del centro-sinistra di far digerire pillole amare ai nostri elettori, difformi dalle loro volonta’.
Ci e’ mancato il coraggio di sfidare la realta’ sancita dagli Italiani, regalando con il duro percorso della "polis" l’assetto che gli stessi avevano scelto e che in tempi remoti in molti hanno cavalcato forse impropriamente.
Paolo Dell’Oro
assessore all’Ambiente Comune di Ballabio
L’ASSEMBLEA A CUI FA RIFERIMENTO LA LETTERA (dal nostro archivio):
ACQUA PUBBLICA, TANTI VALSASSINESI
PER L’AZIENDA SPECIALE: SCONFITTI
Scritto da: Redazione Economia e Lavoro – 20/12/2012
All’assemblea dei sindaci appena conclusa in Sala Ticozzi a Lecco prevale una prima scelta: 33 voti a 18, NON ci sarà una azienda speciale consortile (soluzione totalmente pubblica, sostenuta da parecchi Comuni della Valle). A gennaio si discuteranno le altre opzioni.
Il 20.12.2012 è andata così:
(*) Per Tremenico era presente il vicesindaco che però non ha potuto partecipare alla votazione