Si sono visti all’Unione Industriali: la proprietà con i suoi consulenti, i sindacati, la Provincia e la stessa Confindustria. Sul piatto la situazione in vista della auspicabile ammissione dell’azienda al pre-concordato, una mossa importante che in qualche modo "congelerebbe" lo stato debitorio permettendo di produrre in attesa di eventuali svolte, accordi, partnership e quant’altro. Il titolare si è presentato con due esperti e ha confermato che è stato presentato anche un piano industriale tra gli incartamenti consegnati al tribunale lecchese.
Ora si attende il via libera, dopo l’esame della documentazione, da parte del giudice delegato alle procedure fallimentari, il dottor Colasanti. il quale però è oberato da situazioni simili (ma anche più "consistenti") dunque materialmente la firma e il conseguente sblocco della situazione ad oggi mancano.
Il momento non è dei più favorevoli, agli oltre cento dipendenti devono ancora essere versati metà della tredicesima e mensilità arretrate – e contemporaneamente si vive con ansia questo clima di attesa. Nella speranza poi che il famoso piano formulato dai consulenti della Grattarola sia in grado di rilanciare per davvero le sorti dell’importante impresa valsassinese.
LEGGI ANCHE (DA VN):
GRATTAROLA, CHIESTA L’AMMISSIONE AL CONCORDATO PREVENTIVO. E SALTANO LE 13e
Scritto da: Redazione Economia e Lavoro – 29/12/2012
Svolta "drammatica" (ma nonostante tutto con alcune prospettive) per la vertenza del grande mobilifico valsassinese. La proprietà ha congelato la situazione debitoria con la richiesta al tribunale di un tipo particolare di concordato – che garantisce almeno momentaneamente la continuità produttiva.