Per ora siamo realmente ai "preliminari dei preliminari", non c’è nulla di concreto ma soltanto delle dichiarazioni di intenti. Più recentemente però si è passati ad un’azione diciamo così parallela, che fa intendere come si stia muovendo almeno uno dei protagonisti del progetto: nel PGT dela paese della Muggiasca infatti sta entrando una eventuale "area di sviluppo" nella zona dei piani di Camaggiore che potrebbe essere individuata proprio come punto di arrivo della famosa nuova funivia – a sua volta partente dal territorio comunale di Vestreno.
La proposta era già stata illustrata all’incontro “Strategie e Azioni per lo Sviluppo Turistico della Montagna” presso la Provincia di Lecco e avrebbe il possibile appoggio anche della Regione. E la "simpatia" dei Comuni di Dervio e Vestreno – i tre paesi interessati hanno manifestato unità di intenti in un incontro nel luglio scorso a Dervio, giudicando la proposta "di interesse sovracomunale, che porterà benefici per tutto il territorio, dal punto di vista residenziale, industriale e commerciale". Il progetto – dichiara il Comune di Vendrogno "si può inserire a pieno titolo nell’ambito del protocollo di intesa tra il Comune di Milano e il Comune di Lecco per i progetti di valorizzazione turistica del lecchese in vista dell’Expo 2015 durante il quale si prevede una notevole affluenza di turisti stranieri".
Va sottolineato come un’impresa del genere abbia costi valutabili in parecchi milioni di euro, in tempi di grandi ristrettezze. Ma in questo momento, più che la questione finanziaria va tenuta presente quella politico-amministrativa: partner necessari dell’operazione sarebbero infatti due enti superiori come la Provincia di Lecco (soldi zero, prospettive incerte) e la Regione Lombardia – che ha ben altri problemi e si appresta al rinnovo elettorale.
Rimane il progetto, certamente degno di attenzione – per gli aspetti potenzialmente positivi e per le critiche che non mancherebbe di suscitare un’opera del genere, specie a livello di sensibilità ambientalistiche.