"Al Sindaco chiedo di perdonami, ma zitto non potevo stare, visto che i fatti li conosco e mi danno ragione" scrive Luca Buzzella da Introzzo. Ecco la sua lettera, giunta in serata alla redazione del nosto quotidiano:
Caro Direttore,
posso dirle di aver apprezzato la moderazione del Sindaco Acerboni, con il quale
non ho nulla di personale. L’intento della mia uscita era quello di fargli conoscere la cruda realtà e
di ricordargli semplicemente che sta sognando con soldi pubblici.
La cruda realtà è stata proprio resa nota stamattina su La provincia di Sondrio. In un
interessante articolo viene fatto l’elenco dei debiti delle società che gestiscono impianti di risalita,
e non parlo solo di quelle citate nel mio primo intervento, ma di Livigno 53 milioni di rosso,
Bormio 29 milioni, Aprica 10 milioni etc…
Non discuto l’osservatorio del lago o altre opere sostenibili, anzi!, ma servirle con un impianto
a fune è cosa vecchia e ripeto veramente fallimentare. Un impianto del genere costerebbe
penso sui 10 milioni di euro a dir poco, (Cabinovia Ponte di legno- Tonale 35 milioni circa) senza
considerare annessi e connessi come la manutenzione etc. e questo tutti devono saperlo. Ne
vale la pena mi chiedo?
Al Sindaco chiedo di perdonami, ma zitto non potevo stare, visto che i fatti li conosco e mi danno
ragione. Dopo aver argomentato in breve la mia tesi, per me la questione è qui finita.
Saluti
Luca Buzzella