Gianni Rodari pubblicò Italia Piccola (1964): breve racconto del professor Grammaticus che si accanisce sull’errore grammaticale del signorino Bollati che scrisse italia (con la “i” minuscola). All’obiezione “Forse non c’è un’Italia piccola, minore, dimenticata da tutti?”, il professore rispose: “C’è ancora questa italia piccola, ma io trovo che sarebbe ora, finalmente, di dare la maiuscola anche a lei”.
Prendiamo in prestito il racconto (quanto mai attuale) per aggiungere qualche pagina al nostro libro Cuore della PA e parlarvi di una piccola storia Valsassinese. A Pasturo, pendici della Grigna, una delibera di Giunta per normare l’utilizzo della collettività del Lavatoio di Via Mulini che appartiene ad una coppia di fratelli del Paese. Formalmente ineccepibile l’atto pubblicato sull’albo pretorio del paese che riporta tutti gli elementi e i visti di regolarità imposti dalla normativa, singolare il contenuto.
Pur non risultando negli archivi comunali documenti che provano la concessione del lavatoio, la genesi del rapporto tra le parti risale ormai a parecchi decenni addietro e, inoltre, in una delibera del 1983 l’amministrazione comunale riconobbe di utilizzare da tempo immemorabile il lavatoio di via Mulini riconoscendo pertanto ai proprietari l’importo annuale di 20 mila lire. Con l’avvento della nuova moneta la concessione è sopravvissuta ed è stata convertita in euro, con tutti gli adeguamenti ISTAT previsti. Impeccabili i pagamenti della cassa comunale ai fratelli proprietari, ma negli anni un po’ di ruggine si è depositata sugli ingranaggi e quindi la Giunta ha disposto il pagamento delle annualità arretrate corrispondendo la cifra forfettaria di 72,32 € per il quadriennio 2009-2012.
La delibera non è dell’ultima ora, ma è stata pubblicata solo in questi giorni. Ma, soprattutto, certe storie sono slegate dalle lancette del tempo e meritano di essere comunque sempre raccontate, perché ci ricordano come eravamo.
LEGGI ANCHE:
LIBRO CUORE DELLA P.A./CRANDOLA VALSASSINA:
LA MOTOCARRIOLA TROVA CASA!
Scritto da: Redazione Alta Valle – 15/02/2013
Ve la ricordate? E’ lei! La motocarriola di Crandola.. dopo anni di onorato servizio il comune dell’Alta Valle si era deciso a disfarsene, e proprio sotto le feste di Natale, aggiudicandola al migliore offerente: triste destino, ma ora si rifarà una vita con un nuovo proprietario.