La vicenda si sta sviluppando in queste ore: un inviato del tribunale lecchese e tre appartenenti al Corpo Forestale dello Stato hanno "fatto visita" alla sede del Comune di Barzio dove avrebbero sequestrato presso il S.U.A.P. (Sportello delle Attività Produttive) gli incartamenti relativi all’apertura di una attività di ristorazione ai Piani di Bobbio. A quanto si apprende, si tratterebbe di un esercizio commerciale aperto recentemente da un operatore già presente con altra tipologia merceologica nella località sciistica sopra Barzio.
Lo stesso edificio era stato oggetto di una controversia per una presunta irregolarità di tipo edilizio – ma forse in questo caso l’interessamento della Procura potrebbe essere "laterale" rispetto a quella denuncia. Non è invece ancora chiaro se l’acquisizione del materiale in Comune riguardi esattamente l’autorizzazione rilasciata dal S.U.A.P. all’esercente, che ha aperto la sua attività di bar-ristorante proprio all’inizio della scorsa stagione estiva.
Sulla vicenda vige comunque il massimo riserbo, ma la sensazione è che si tratti di una vicenda piuttosto complessa – dato confermato proprio dalla presenza di un consulente nominato dal PM.