Un faldone imponente, quello col quale sono usciti l’altro giorno da via Alessandro Manzoni i tre uomini della Forestale e il tecnico inviato dal Tribunale di Lecco. In pratica, l’intera storia di un noto esercizio commerciale situato in quota, che dalle minuscole dimensioni di qualche anno fa (quando si poneva come una piccola attività di noleggio di attrezzature sportive) si è ampliato notevolmente, fino ad assumere le caratteristiche di un grosso mix tra negozio e bar-ristorante.
Fatto questo che di per sé non avrebbe alcuna rilevanza giudiziaria; a suo tempo era emersa una difformità legata alla metratura dello stabile così come recentemente ampliato – in realtà una differenza di poche decine di centimetri, che il titolare si è impegnato a sanare alla fine della stagione invernale ora in corso. Ma certo fa abbastanza scalpore il "blitz" in Comune con il sequestro delle carte relative alla lunga storia, documenti che risalirebbero pare fino al 1999 o giù di lì.
Il consulente della Procura ora dovrà analizzare quanto portato via dagli uffici comunali, per poi redigere la perizia richiestagli. Non è detto che da questa emergeranno circostanze gravi o comunque violazioni di qualche genere; il materiale acquisito abbraccerebbe tre mandati di altrettanti sindaci, anche se sembra difficile che proprio i primi cittadini abbiano direttamente a che vedere con la vicenda.
Dopo la "visita" in municipio, durata abbastanza a lungo, e in seguito al nostro primo articolo di sabato scorso, la questione è sulla bocca di tutti. Supposizioni e voci si rincorrono, in attesa di fatti certi che solo il tempo – e le fonti ufficiali – potranno portare alla luce.
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Scritto da: Redazione Barzio – 09/03/2013
Forestali e un consulente tecnico della Procura lecchese hanno provveduto ad acquisire documentazione che riguarderebbe un esercizio commerciale ai Piani di Bobbio. Nel mirino forse la licenza del locale in quota.