Un mercoledì sera, vigilia di festa, in un bel ristorante a Fregera (Primaluna). Tra tanti commensali, due un po’ speciali. l’ex ministra Michela Vittoria Brambilla e l’ex-un-po’-di tutto Bruno Colombo. Chi li ha notati nel locale di Adriano Airoldi giura che hanno parlato fitto fitto di politica dall’inizio fino a tardi, a mezzanotte e mezza. Quando in sala erano rimasti in pochi oltre ai due e al titolare. Menu "magrissimo" per la rossa (di capelli) commissaria del Pdl lecchese – doppio dessert a compensare porzioni ristrette e vegetariane. Ma il piatto principale era ben altro: la situazione del movimento berlusconiano a Lecco appare a dir poco devastante, con una maggioranza congressuale esautorata appunto con tanto di commissariamento "dall’alto" e conseguenti ribellioni di massa nei confronti della Brambilla stessa.
La quale dunque sta facendo ricorso ad una vecchia volpe della politica – locale e non solo; un personaggio che non vorrà avere ruoli precisi ma nemmeno si sottrae all’incarico affidatogli, sempre dalle sfere che contano del Pdl. E così si ricompone una coppia (politica) già sperimentata ai tempi dei famosi Circoli della Libertà. Adesso tra i fronti aperti per lo "Spin doctor" Colombo c’è la conquista del Comune di Calolzio – che sta molto a cuore all’ex ministro. E c’è chi sostiene che proprio il "Bru.Co" sia già intervenuto nella composizione di liste e alleanze, portando il Pdl a correre da solo, separato dalla Lega, con una lista civica che vede candidato sindaco Dario Gandolfi.
Tornando alla cena alle Trote Blu è interessante che la commissaria ovvero la n. 1 del partito sia dovuta lei salire in Valle – come dire alla corte dell’ex sindaco di Ballabio, da tempo residente a Cremeno. Forse si voleva evitare pubblicità al summit "a tavola". Ma VN ha le antenne sempre ben dritte…