"Casa" non è solo dove uno abita e dare il nome alla propria dimora è un modo per mostrare un legame e l’affetto per l’edificio in cui si vive con i propri cari. Le targhette nominative sulle case non sono di per sé una novità, ma quando è praticamente un’intera frazione a farlo e tutti utilizzano gli stessi elementi e un layout comune ecco che l’abitudine diventa una condivisa e gradevole usanza collettiva. Nella frazione di Mornico, in Alta Muggiasca, una piccola pioda è appesa sulla facciata di ogni edificio e con un deciso tratto nero è riportato il nome, o più spesso il soprannome, di chi vi vive.
E così camminando nelle strette vie si trova la cà dûl Pep, quella di Masot e dei Carei, e lì vicino l’abitazione della Precisa, ma anche il Candid e la Mariuccia abitano qui. Una cinquantina o poco più gli edifici a Mornico e su ognuno l’ordinata targhetta che riporta l’appellativo in dialetto dei suoi proprietari. Non solo cà, ma anche le Togie (stalle) sono nominate una ad una ed ecco quindi dove i Tamburin e la Pagnuna tenevano i propri animali. Immancabili infine le piode anche sugli edifici comuni,come le Buteghe e, ovviamente, la cà dul Prevet e la Gesa.
Un piccolo abbellimento per una graziosa frazione di cui vi mostriamo alcuni scatti.
Sotto alcuni scatti di Mornico:
Pioda su un edificio Affresco
Lavatoio
Vista Sulla Valsassina Cascata sul Sentiero per Sanico