"La signora Bregaglio – afferma oggi Ciceruacchio – esprime solo la sua opinione, legittima per carità, che è però un po’ diversa da quanto sentenziato". la vicenda, arcinota ma altrettanto contorta, è quella relativa alla proprietà della strada; domenica scorsa, nella sua rubrica quindicinale il "Cice" aveva fatto alcune affermazioni, non gradite da azienda e famiglia Bregaglio – che al proposito ci ha inviato una richiesta di rettifica. Ma la storia non si è chiusa così, anzi. Ecco allora le controdeduzioni del misterioso (ma informato) corsivista:
* Personalmente non ho nulla da rettificare per la semplice ragione che tutto ciò che ho scritto, è la vera verità.
La signora Bregaglio ripropone da anni una surreale ricostruzione delle vicende della strada, fondata su un’interpretazione ad usum delphini dei pronunciamenti che i vari tribunali hanno sentenziato di volta in volta.
Nei quattro punti di “rettifica” esprime solo la sua opinione, legittima per carità, che è però un po’ diversa da quanto sentenziato.
Non contesta affatto i contenuti della mia amenità perchè sa perfettamente, ad esempio, che il TAR non si pronuncia sulle proprietà dei beni ma solo su atti amministrativi (la strada non è agro-silvo-pastorale e niente di più).
Le sfugge al tempo stesso che la Corte d’Appello del Tribunale di Milano, con sentenza del 19/6/2002, passata in giudicato il 18/10/2003, ha stabilito che la strada è consortile (pubblico-privata) e i ponti sono di proprietà del demanio indipendentemente da chi li ha realizzati. E questo è un punto fermo imprescindibile.
Se così non fosse la signora Bregaglio dovrebbe apporre una stanga, regolamentare lei il flusso automobilistico tra chi ne ha diritto e chi no, facendo pagare a questi secondi un legittimo pedaggio sette giorni su sette e, infine, assumersi l’onere della manutenzione ordinaria e straordinaria della strada. Sarebbe disposta a farlo?
Su una cosa sono pienamente d’accordo. Se questa vicenda continua a trascinarsi, la responsabilità è esclusivamente dell’amministrazione comunale che non ha la volontà e la capacità di risolvere questo grosso equivoco che danneggia sia la cittadinanza che i privati coinvolti.
La bella stagione avanza è la strada, soprattutto nei fine settimana, è sempre più affollata di macchine che non hanno titolo per percorrerla. Se disgraziatamente succede qualche incidente anche grave, chi si assume la responsabilità civile e penale davanti ad un magistrato?