AMENITÀ DALLA VALSASSINA E DINTORNI/26 ESTERNAZIONI NOTTURNE DI CICERUACCHIO



Il corrosivo corsivista mascherato fa le sue osservazioni sul non ambito primato dei paesi che più evadono le tasse, sulla striminzita pattuglia dei militanti "Lumbard" del capoluogo, sull’ennesima mancanza del numero legale al consiglio comunale della città lecchese e infine sulla nomina di M.V.B. quale consulente di B. sui temi "etici, sociali e solidali". Largo alle nuove esternazioni: indossare l’elmetto, as usual…

* Sono clamorosi i risultati riguardanti i comuni del lecchese con più alto tasso di evasione fiscale.
Presso la sala convegni dell’ospedale di Lecco, l’Ires, istituto di ricerca della CGIL (i soliti comunisti, direbbe un esperto come
Cetto la Qualunque) ha raccontato di avere incrociato le dichiarazioni dei redditi dei cittadini con i loro consumi di beni e di servizi (esclusi gli alimentari) e sono saltate fuori le marachelle.
Nella classifica dei paesi più propensi a fottere l’erario c’è in primis Abbadia Lariana ma, subito dopo le migliori performance le troviamo in val Varrone e in Valsassina con Introzzo, Vendrogno (quello della teleferica turistica), Casargo, Sueglio, Pagnona, Tremenico e Margno. Tra tutti, poco meno di 2.500 residenti.
Se calcoliamo che in provincia ci sono 90 comuni, piazzarsi nei primi otto posti c’è di che stare allegri. 

MAURI EMANUELE
* La Lega Nord di Lecco ha rinnovato il suo direttivo cittadino. Le cronache dicono che l’elezione del nuovo segretario, Emanuele Mauri, è avvenuta per acclamazione.
Pur senza votare, non era difficile sbagliare perchè erano presenti 31 votanti su 33 iscritti. 
E’ oggi impensabile che, in tutta Lecco, la Lega riesca a convincere solo 33 lumbard ad iscriversi al partito. E in effetti sono finiti i gloriosi tempi della “Roma ladrona” quando personaggi come Belsito procuravano dazioni e prebende alla famiglia del grande Capo  e al “cerchio magico”.
Oggi sono rimasti quattro gatti. Rigorosamente “duri e puri”.

  

consiglio comunale* Al consiglio comunale di Lecco è venuto meno, ancora una volta, il numero legale e la seduta è stata rinviata.
Il presidente dell’assemblea, il neo-democristiano Alfredo Marelli, già abituato a spericolati free-climbing sui vetri, non trova di meglio che raccontare una palla colossale del tipo “il numero legale manca per situazioni contingenti e non politiche”.
E’ costretto a nascondere che questa seconda è la vera ragione della paralisi in cui versa la maggioranza  con i democristiani di governo che tengono assieme, con la colla, una sparuta testimonianza di progressisti.
L’attuale oggetto del contendere è il PGT che, oltre a proporre specifici interessi di bottega (alcuni ereditati dalle precedenti giunte), dimostra di non dare alcuna  risposta al futuro della città o, quantomeno, a come la si vuole immaginare.
Piaccia o no, Lecco è sempre meno il grosso borgo della vergella e delle minuterie metalliche, ma non è allo stesso tempo qualcos’altro.
Il qualcos’altro può essere un razionale sfruttamento positivo del lago, delle montagne e della cultura che, per quanto non eccelsa, può anch’essa giocare un ruolo.
Il turismo e i moderni servizi, supportati da infrastrutture terrestri e lacuali (con anche un moderno e non invadente porto) possono rappresentare un buon futuro della città.  
Ma sia chi governa e chi fa finta di opporsi, non godono delle necessarie fantasia e autorevolezza.

http://lecconews.lc/wp/wp-content/uploads/2013/02/brambilla-con-berlusconi.jpg
* Cetto la Qualunque ha nominato Michela Brambilla come suo personale consulente sui temi etici, sociali e solidali.
La Brambilla avrà parecchio da fare sulla parte etica perchè il suo Capo, in vent’anni, ha dato il meglio di sè stesso raggiungendo delle performace da Guinness dei primati. 
Attendiamo ora di vedere in cosa consisteranno i suoi preziosi suggerimenti perchè non è da escludere, di questi tempi, che l’asticella dei record possa ulteriormente salire.  

 

 

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AMENITÀ DALLA VALSASSINA E DINTORNI<br>ESTERNAZIONI NOTTURNE DI CICERUACCHIOAngelo Brunetti detto Ciceruacchio (Roma, settembre 1800 – Porto Tolle, 10 agosto 1849) fu un oste e un patriota italiano, che combatté per la seconda Repubblica romana, alla cui caduta fuggì con Giuseppe Garibaldi per raggiungere Venezia. Il soprannome ciceruacchio, datogli da bambino, è la corruzione dell’originale romanesco ciruacchiotto (grassottello).

[da Wikipedia.it]

 

 

 

 

 

 

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