Così ha dichiarato Roberto Pozzi, sindaco di Laglio (ramo comasco del Lario), sul Corriere di Como [leggi l’articolo completo]. Sotto: il testo della clamorosa ordinanza.
Ordinanze N. 11/2013 e 12/2013 data 21 giugno 2013
Con l’approssimarsi della stagione estiva Laglio diviene meta di un, gradito, "pellegrinaggio" di turisti che, da tutto il mondo, vengono a vedere le ormai famosissime Villa Oleandra e Villa Margherita, di proprietà dell’attore americano George Clooney.
Si sono verificati in passato episodi poco simpatici : capannelli di persone che chiamavano a gran voce Clooney e i suoi ospiti. Chi cercava di sbirciare lungo il muro di cinta, chi passava intere giornata a "guardia" delle uscite nella speranza di un incontro ravvicinato, ostacolando spesso la libera circolazione. Lo stesso, se non peggio, dicasi per lo spazio acqueo antistante le ville: motoscafi fermi sotto costa, urla, etc.
Vi sono poi le famose "foto rubate" ma queste nessuno e in nessun luogo potrà mai davvero impedirle.
Abbiamo deciso quest’anno di emanare due ordinanze più stringenti che permettano di garantire, nel rispetto della libertà di ognuno, una maggior tutela della privacy e della sicurezza di questo personaggio che il buon dio del turismo ha voluto regalare a Laglio, al lago di Como e non solo.
Non vi sono intenti punitivi nei confronti dei giornalisti o dei fotografi che sempre ringrazieremo perchè con il loro prezioso lavoro rendono un servizio alle celebrità immortalate e alla diffusione del nome di Laglio e del lago di Como nel mondo, vi è, bensì, la volontà di evitare eccessi comportamentali che possano mettere a rischio sicurezza e privacy dei cittadini.
Laglio tutela tutti i suoi cittadini ma è evidente che nel caso di Cooney occorra intervenire con particolare incisività.
Come precisato nelle ordinanze, queste non valgono per i cittadini lagliesi ormai celeberrimi per la loro riservatezza e rispetto delle persone, che, anzi, devono, ob torto collo, convivere con qualche piccolo disagio.
Roberto Pozzi
Sindaco di Laglio