Due squadre diverse hanno lavorato per mettere in salvo due persone: un premanese di 52 anni dopo essere stato al rifugio "Ombrega" ha deciso di ridiscendere non dal sentiero sterrato ma attraverso la Val Marcia, che ha un unico percorso, poco frequentato e noto prevalentemente a fungiatt e cacciatori. Accortosi dell’arrivo del maltempo – culminato più tardi in un forte temporale – l’uomo ha perso la traccia del percorso, in effetti difficile da individuare. Un elicottero con a bordo personale del Soccorso Alpino ha raggiunto il "disperso" e a quest’ultimo è stato proposto di salire a bordo del mezzo utilizzando il verricello, ma il premanese ha preferito chiedere l’aiuto da terra, evitando così di impegnare l’elisoccorso. A quel punto, uno dei tecnici CNSAS è sceso ed essendo pure lui di Premana ma soprattutto a conoscenza dell’area, ha accompagnato l’escursionista fino al paese.
Sempre in Valsassina, e ancora nel pomeriggio, una signora si è procurata una distorsione (sospetta frattura) ad una caviglia mentre scendeva da Artavaggio a Moggio. Un secondo escursionista l’ha incrociata e ha deciso di aiutarla, accompagnandola nella discesa. Ha anche avvisato il 118 che ha messo sulle loro tracce una squadra del Soccorso Alpino (Stazione Valsassina) per un rientro in totale sicurezza.
In serata poi una escursionista 54enne si è procurata una sospetta frattura ad una caviglia mentre percorreva un sentiero sopra alla zona del Santuario della Madonna della Rovinata. Allertato ancora una volta il Soccorso Alpino, una squadra ha provveduto a recuperare l’infortunata portandola fino all’ambulanza della Croce Rossa che l’ha poi condotta all’ospedale “Manzoni” per le cure del caso.