Chiaramente la diffusa e autorevole rivista Forbes non ha (ancora) dedicato alcuna copertina nè articolo al distretto Industriale di Premana, d’altro canto il doppio significato di Forbes (la rivista e la forbice in dialetto) ben si è prestato a questo passaggio. Abbiamo semplicemente voluto fare un piccolo fotomontaggio per introdurre alcune considerazioni – stavolta autentiche – sull’economia del paese dell’Alta Valle, quando la chiusura per le ferie estive è ormai prossima.

Inserire nel motore di ricerca di Pagine Gialle le chiavi Forbici/Premana potrebbe essere un buon punto di partenza per rendersi  conto, numeri alla mano, di quanto l’economia del paese dell’alta valle sia intrecciata con i prodotti da taglio. La novantina di operatori  economici che vengono immediatamente individuati consegnano la prima inequivocabile cartina al tornasole di un distretto industriale di dimensioni notevoli. In considerazione del peculiare contesto solcio-economico di Premana inoltre si può notare come prevalentemente si tratti di medio-piccole imprese, in molti casi a conduzione familiare.  

Un’economia per certi versi atipica quindi, ma che comunque ha saputo sopravvivere ad alcuni condizioni di svantaggio e non è stata selezionata dal mercato. L’isolamento di Premana in particolare  da un lato è un problema e non agevola i trasporti, d’altro canto la posizione come ultimo comune della Valvarrone ha forse consentito agli abitanti di maturare un profondo senso di appartenenza che, unito ad una sana voglia di fare, sacrificarsi e al senso del risparmio, potrebbe aver rappresentato l’humus culturale ideale del distretto.

Ma non si pensi che siano tutte rose e fiori anche perchè in un’economia che parte da lontano (già dal 1700) non mancano racconti di pagine nere, momento bui, imprese scomparse e occupazione a difficili condizioni, anche in tempi non remoti.

Da un punto strettamente collegato al prodotto è ormai in corso da anni una diversificazione delle merci offerte al punto che il termine forbice potrebbe sembrare riduttivo. La Forbes infatti viene declinata in diversi settori con la valorizzazione delle peculiarità di ognuno di essi, ed ecco quindi un prodotto non solo per uso domestico ma anche per usi professionali quali tessile, parrucchiere, estetica. Accanto a questa famiglia inoltre Premana porta alla conquista dei mercati non solo coltelli e lame in generale, ma anche la rifinitura di altri prodotti (quali trinciapolli e prodotti per la cucina).

Luci e ombre sui mercati e molte difficoltà da superare, ma anche la voglia di mantenere vivido il distretto. Tra le analisi più autorevoli quella pubblicata a settembre dello scorso anno sulle pagine color salmone del Sole 24 Ore, a firma Carlo Andrea Finotto, che ha messo a fuoco nel dettaglio diversi aspetti ancora molto attuali e che rappresentano tutt’ora dei nodi cruciali. 

Tra le prospettive per il futuro la ricerca, già manifestata anche dal consorzio Premax, di progetti Multicanale che abbraccino diversi settori e la partecipazione a manifestazioni specialistiche di settore, non ultima Cosmoprof.

Un occhio all’estero infine sia in atteggiamento difensivo perchè con Cina e Pakistan è meglio non abbassare la guardia, ma anche alla ricerca di ulteriori sbocchi commerciali.

Ma ormai questi discorsi scivoleranno a settembre, causa periodo di ferie imminente. Nel nostro piccolo confidiamo che la "versione speciale" di Forbes in salsa premanese abbia regalato un sorriso ai vari protagonisto del distretto.
 

La copertina (ricostruita e immaginata da VN)  di FORBES
 

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ATTENZIONE! Come accaduto in alcune occasioni – in particolare il 1° aprile – alcuni lettori potrebbero non comprendere la natura scherzosa del titolo e di una parte di questo articolo.
Specifichiamo allora che nessuna copertina della (vera) rivista americana Forbes è mai stata dedicata a Premana. Tutto il resto dei contenuti di questa pagina invece è reale e verificato.

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