Tra le idee e proposte all’ordine del giorno c’è quella di organizzare una giornata in piazza per far conoscere le singole attività, una specie di "bottega aperta". Introbio è dopo Premana il paese con maggior numero di negozi commerciali, artigianali e professionali, ma come sta succedendo in quasi tutta Italia, anche ad Introbio la crisi provoca la chiusura di molti negozi e attività.
Tasse sproporzionate, burocrazia lenta e costosa sono alcuni dei fattori che impediscono alle attività artigianali di continuare a vivere e proprio a questo "cancro" economico i commercianti introbiesi vogliono fare la guerra. Da sempre in Italia, le piccole attività sono state il tessuto sano del paese, pur non chiedendo niente,non avendo copertura sanitaria e altre tutele (come ad esempio, chiusura improvvisa del negozio che genera soltanto perdite).
A tutto questo si aggiunge l’enorme difficoltà che si trovano in questi periodi per la mancanza di credito da parte delle banche, mutui che a volte servono per pagare tasse e imposte.
L’appello dei commercianti introbiesi, allargato al resto della Valsassina è chiaro: fare uno sforzo comune, per fare conoscere il più possibile le bellezze dei nostri luoghi e le persone che ci lavorano.
Far diventare il turista al centro delle nostre attenzioni il più possibile e farlo diventare un valore aggiunto alla nostra cultura. Appuntamento dunque, martedì 16 luglio alle 21 nella sala del dipinto di
Introbio.