Mauro accusa il giornalista non appena lo vede entrare nel suo bar. "Siete di Valsassinanews, vero? E perché tacete su quello che succede giù là?". Il ‘Giù là’ è presto spiegato. "Noi che siamo qui non siamo mai della partita. Prendiamo la manifestazione dei cowboy il catering veniva dal Trentino; hanno sì dormito qui da me, però la mia cucina non viene mai interessata…".

La conversazione è nel bar di un albergo ristorante storico di Pasturo, il ‘Grigna‘. "Mi consolo con i miei clienti abituali, che sono quelli della ‘sesta età".

Ma lei ha mai preso l’iniziativa di proporsi? "Ovvio, ma è come la Sagra delle Sagre a guadagnarci sono solo gli organizatori, perché tutto viene accentrato lì dentro. Noi stiamo solo a guardare e nei giorni della Sagra, che sono importanti perché nel pieno dell’estate turistica noi dobbiamo fare il conto che quella è l’ape regina, tutti sono intorno ad essa e per noi che lavoriamo siamo inoltre penalizzati. Dovrebbe essere la vetrina della Valsassina, ma è vetrina solo di se stessa. Noi non ci guadagnamo anzi ci perdiamo".

Seppur non così espicito analogo discorso anche ad Introbio, i commercianti  hanno cercato di dare vita una serata per i turisti a vivacizzare il paese per il primo agosto. Qualsiasi data durante la Sagra è stata scartata: "Vanno tutti lì e sarebbe un buco nell’acqua".

Insomma vige una sorta di rassegnazione dovuta all’ineluttabilità ormai consolidata da cinquant’anni di presenza.

Ma con le migliaia di persone che porta qui in Valle riesce comunque a dare evidenza al nostro territorio. "Abbiamo bisogno di qualcosa di più concreto, la possibilità di esserci gratuitamente ad esempio. Invece a guardagnarci sono solo quelli lì dentro, la Valsassina non ne ricava nulla".

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